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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Piazza Verdi

I metalmeccanici di Palermo e provincia incrociano le braccia: otto ore di sciopero e un sit in davanti al Teatro Massimo

La protesta indetta a livello nazionale, in programma per venerdì, è stata sposata da Fiom Cgil Palermo. La manifestazione invece si terrà sabato. Il sindacato chiede al governo di cambiare la finanziaria, riformare il sistema pensionistico e rafforzare la prevenzione nei luoghi di lavoro     

Venerdì i metalmeccanici di Palermo e provincia protestano. La Fiom Palermo, nell'ambito dello sciopero nazionale, ha proclamato otto ore di sciopero. Sindacato e lavoratori chiedono di cambiare la manovra finanziaria del governo, sostenendo le proposte di Cgil, Cisl e Uil che sabato 27 novembre scenderanno nelle piazze di tutta Italia. In città la manifestazione sarà alle 9 di fronte al Teatro Massimo. Le sigle sindacali chiedono di riformare il sistema pensionistico, riducendo l’età pensionabile ed estendendo le tutele per i lavori gravosi e usuranti e di risolvere le numerose crisi industriali presenti nel Paese rilanciando inoltre gli investimenti pubblici e privati. E ancora: rafforzare la prevenzione nei luoghi di lavoro e modificare il sistema degli appalti e subappalti.

“Il primo punto - spiegano Francesco Foti, segretario generale Fiom Palermo, Rosario Tomaselli e Rita Aiola della segreteria Fiom Palermo - è la riforma del sistema pensionistico. I lavoratori nelle varie assemblee hanno ribadito che con l’avanzare dell’età molte mansioni del settore dei metalmeccanici, come il saldatore, il verniciatore, l'installatore delle telecomunicazioni o i manutentori del settore delle pale eoliche, e molti altri ancora, sono troppo gravosi da svolgere e possono creare danni agli operai stessi e a chi lavora accanto,  generando dei problemi di sicurezza sul luogo di lavoro. Gli altri due temi affrontati durante le assemblee - proseguono - sono la precarietà e l’evasione fiscale: c'è la necessità di contrastare chi oggi evade le tasse, derubando i cittadini che onestamente le pagano”.

Lo sciopero di venerdì si terrà nelle grandi imprese come Fincantieri, Leonardo, Italtel ed Engineering ma anche in molte piccole e medie imprese di Palermo e provincia. E sabato 27 novembre la Fiom sarà in piazza Verdi con Cgil, Cisl e Uil. "Diremo al governo- concludono i sindacalisti -  che bisogna cambiare il passo di questa riforma, che non dà nulla ai lavoratori, oggi i primi che pagano le tasse”.

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