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Apertura parchi e musei a rischio

"Pagati solo 600 euro al mese": lavoratori Asu dei Beni culturali verso lo sciopero

Si tratta di 282 persone che il prossimo 27 giugno, salvo novità, incroceranno le braccia. Fp Cgil Sicilia: "Nessuna risposta concreta nei tavoli di confronto con la Regione alle avanzate richieste di integrazione oraria, piano di fuoriuscita, ed inserimento nei piani di fabbisogno del personale"

“Non è tollerabile lo sfruttamento di lavoratori pagati circa 600 euro al mese senza alcuna indennità aggiuntiva”. Per questo Fp Cgil Sicilia annuncia lo sciopero del personale Asu, dei Beni culturali, per il prossimo 27 giugno. Si tratta di 282 persone chiamate a garantire, attraverso turni, le aperture di parchi e musei nei festivi e nelle fasce serali. 

"Abbiamo registrato - affermano il segretario generale, Gaetano Agliozzo, e la segretaria regionale, Monica Genovese - uno scarso interesse da parte del Governo regionale verso la platea dei lavoratori Asu dei Beni culturali. Non abbiamo avuto alcuna risposta concreta nei tavoli di confronto alle avanzate richieste di integrazione oraria, piano di fuoriuscita, ed inserimento nei piani di fabbisogno del personale. Non è più sostenibile - concludono Agliozzo e Genovese - attendere i tempi della Corte Costituzionale per la pronuncia sull’art.36 della scorsa Finanziaria, su cui si affidano le speranze per risolvere la questione della stabilizzazione di questo bacino di lavoratori. E la prospettiva, già debole e sbiadita, assume la connotazione di una melina stucchevole e fastidiosa in considerazione del fatto che nei giorni scorsi è stata proprio la Regione a chiedere un rinvio dell’udienza fissata per il 7 giugno senza procedere, nel frattempo, ad un’integrazione oraria del sussidio di questi lavoratori".

Lo sciopero, che riguarderà tutto il territorio siciliano, sarà preceduto da assemblee nei vari siti culturali.

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