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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Presidi nelle autostrade e blocco merci: i Forconi tornano alla ribalta

Il Movimento annuncia sui social network cinque giorni di protesta, a partire dalle ore 22 dell'8 dicembre. Intendono fare il "salto di qualità", trasformando lo sciopero in una "protesta di popolo aperta", pacifica ed estesa in tutta Italia

Tornano alla ribalta i Forconi dopo mesi di assenza e annunciano per il 9 dicembre un "blocco totale della penisola". Dalle ore 22 dell'8 dicembre partirà la protesta che paralizzerà le principali arterie autostradali e per cui è previsto il fermo nazionale degli autotrasportatori. Tramite un post su Facebook invitano "tutti coloro che vogliono partecipare alla rivoluzione e non possono raggiungere i presidi di protesta a manifestare pacificamente davanti al municipio del proprio comune e chiedere al Sindaco di aprire le stanze dei bottoni ai cittadini". Il blocco, dalle prime informazioni, si prolungherà "sino al 13 dicembre".

Dopo le manifestazioni che avevano paralizzato la Sicilia, il Movimento dei Forconi intende estendere la protesta su tutto il territorio nazionale contro le politiche di austerità imposte dal governo nazionale e dall'Unione Europea. L'organizzazione di blocchi e presidi viaggia sul web, principalmente attraverso i social network, dove compaiono volantini con le indicazioni per una protesta "proficua e pacifica". Coinvolti nelle manifestazioni numerosi comitati agricoli e movimenti autonomi degli autotrasportatori, che insieme punteranno al "salto di qualità" nella trasformazione di una "protesta di popolo aperta".

E sulla loro pagina Facebook compaiono anche i "Forconi pensiero". "Tutti ci atteggiamo a rivoluzionari e fautori del cambiamento. Vogliamo la prova! Chi è col popolo si organizzi in parlamento h24 dal 9 dicembre fino alla risoluzione del problema" o "tutti i movimenti, gruppi e amici che si rifanno allo spirito del movimento partecipino all'iniziativa per dare una spallata al sistema di corruzione che ha portato il paese in rovina e non è in grado di autoriformarsi". "Non ci sono più partiti e bandiere quando di mezzo c'è la sopravvivenza di un popolo. Nessuno può esimersi dal suo dovere".

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