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Cronaca Piazza Verdi

Sciopero globale per il clima, gli studenti palermitani tornano in piazza per l'ambiente

Alle 9 si sono radunati davanti al Teatro Massimo, da dove è partito il corteo verso via Maqueda. Bruciate le gigantografie del presidente Draghi e del ministro per la Transizione ecologica Cingolani. I giovani militanti protestano per ribadire ai governi l'urgenza di metter in atto politiche mirate a ridurre le emissioni di CO2

Gli studenti palermitani questa mattina sono tornati a protestare per ribadire ai governi l'urgenza di metter in atto politiche di riduzione drastica delle fonti fossili e quindi delle emissioni di CO2. La manifestazione, in occasione dello sciopero globale per il clima, ha preso il via alle 9 davanti al Teatro Massimo ed è stata indetta in vista dell'inizio a Glasgow della Cop26, la Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici, la cui apertura è prevista il 31 ottobre.

A distanza di un mese dall'ultimo appuntamento, in centinaia si sono radunati in piazza Verdi da dove è partito il corteo che ha percorso in via Maqueda. "Il governo italiano di green ha solo il pass. Combattiamo il capitalismo, conquistiamo indipendenza", il testo riportato sullo striscione, sorretto da tre aste, che svetta in mezzo al corteo sopra le teste dei manifestanti, firmato dai militanti e dalle militanti di Antudo. Bruciate a metà corteo le gigantografie del presidente Draghi e del ministro per la Transizione ecologica Cingolani. 

Sciopero per il clima, la protesta degli studenti per immagini

"Non abbiamo nessuna fiducia nei confronti di questo governo. Draghi - afferma Nicoletta Sanfratello di Studenti Palermitani - rappresenta un modello di sviluppo, quello degli investimenti alle multinazionali e alle grosse concentrazioni industriali, altamente inquinante e devastante per territori e abitanti. Il suo governo ha istituito un ministero per la transizione ecologica che aveva come primo obiettivo quello della transizione energetica verso fonti rinnovabili, ma che ha invece firmato nuove autorizzazione per le trivellazioni" .

"In 26 anni - urla al megafono Ludovica Di Prima, studentessa universitaria del collettivo - non si è risolto nulla. Ma cosa dovremmo aspettarci da una conferenza in cui i signori del fossile, hanno diritto di voto? L'unica soluzione è mandarli tutti a casa, l'unica soluzione siamo noi. Noi che lottiamo per il nostro futuro, noi che lottiamo per la vita contro un sistema di morte e devastazione che loro ci hanno imposto. Oggi è lo sciopero globale per il futuro".

Ieri un gruppo di attivisti per il clima del collettivo Studenti Palermitani, in vista dello sciopero per il clima di oggi hanno messo in atto un'azione di denuncia contro l'industria tessile: su una vetrina del punto vendita di H&M di via Ruggero Settimo è comparsa la scritta "Fast fashion kills", ovvero la moda veloce uccide.

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