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Cronaca

Piano regolatore, schema di massima in Consiglio: 155 progetti al vaglio

Lo schema è composto dallo studio agricolo-forestale e da quello geologico. Orlando: “Uno strumento urbanistico che deve sapere coniugare tradizione e futuro”. Gini: “Così si risolveranno i problemi più pressanti in città”

La Palermo del futuro all’esame del Consiglio. Dopo la condivisione dei contenuti da parte della Giunta, lo schema di massima del Piano regolatore generale approda a Sala delle Lapidi per le determinazioni di competenza. Lo schema si compone dello studio agricolo-forestale e dello studio geologico del progetto di massima del Prg e del Rapporto preliminare ambientale: in tutto 155 progetti, redatti dall’Ufficio del Piano dell’Area Pianificazione, nel rispetto delle normative vigenti. Il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Pianificazione Giuseppe Gini sottolineano l’importanza del raggiungimento di questo obiettivo da parte dell’Amministrazione.

“Si tratta della seconda fase prevista dalla legge nella formazione del Prg, e l’invio in Consiglio - afferma Orlando - è un passo concreto e accelera i tempi per la definizione del nuovo Piano regolatore generale. “Palermo è città mediterranea, europea ed araba, ed anche il suo strumento urbanistico deve saper coniugare ‘radici e ali’, identità e futuro, coerenza e apertura, cogliendo l’assoluta attualità - conclude - del riconoscimento di Palermo Arabo-normanna in Unesco World Heritage, intervenuto proprio nel luglio 2015”.

“Il riconoscimento Unesco, temporalmente e concretamente, attraversa e interpella - si legge in una nota - il processo di redazione dello schema di massima. Il riconoscimento Unesco, riferito alla Città e non a un monumento, richiama e apprezza stili di vita e modalità relazionali, strutture e cibo, colori e palazzi, vie e rumori, chiese e biciclette, mare e parchi, case e botteghe, scuole e odori, in una parola richiama e apprezza la armonia e la vita della nostra comunità. Il tram e l'abolizione del permesso di soggiorno, le piste ciclabili e la Consulta delle Culture...tutto si tiene...e la blu way e la green way indicano un cammino ma anche il punto estremo dell'orizzonte della nostra città”.

Lo schema di massima “Palermo 2025”, fanno sapere dal Comune, proietta la città secondo un arco temporale breve: ”Un decennio - precisa l’assessore Gini - ed ha l’ambizione di essere un piano attuabile, che affronta e risolve le problematiche più pressanti della città, e che si pone come strumento di transizione in attesa dell’avvio della Città metropolitana, che costringerà a porre l’attenzione verso altre problematiche di natura territoriale”.

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