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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Termini Imerese

Forni, pentole e una dispensa: gli scavi di Himera "regalano" una focacceria

La scoperta durante la settima campagna di scavi realizzata dall'università di Berna grazie alla convenzione con il polo regionale di Palermo per i parchi e i musei archeologici

Le moderne focaccerie hanno radici antiche, forse più di quanto si pensi comunemente. I resti di un'antica focacceria sono stati scoperti nell'antica colonia greca a Himera durante la settima campagna di scavi realizzata dall'università di Berna, grazie alla convenzione con il polo regionale di Palermo per i parchi e i musei archeologici. Si tratta di indagini avviate nel 2012 e che hanno riportato alla luce alcune aree sacre che verranno indagate ulteriormente nei prossimi anni.

Quest'ultima ricerca si è concentrata su uno degli spazi con tre altari dove si svolgevano i riti legati a funzioni religiose e alla preparazione e conservazione del cibo. È stato portato alla luce un vano adibito a dispensa per derrate alimentari - vino, frumento, acqua, olio. Con fornelli, marmitte e pentole che fanno supporre siano stati utilizzati per la preparazione di pizze e focacce per un numero elevato di persone che frequentavano il santuario. L’alta presenza di contenitori d'acqua (hydrie) e la vicinanza di una probabile falda acquifera permettano inoltre di fare luce sull'importanza dell'acqua non solo come fonte di vita, ma soprattutto come elemento purificatorio obbligatorio per l'entrata nel santuario.

Lo scavo è stato realizzato sotto la guida di Elena Mango dell’Università di Berna e con un’equipe di 11 persone, composta da docenti (J.-R. Gisler), assistenti-dottorande (Marcella Boglione, Aleksandra Mistireki), studenti delle Università di Berna e Palermo nonché di due disegnatrici (Roberta Sperandeo, Termini Imerese, Ulrike Koy-Seemann, Università di Tübingen), di un'archeologa/fotografa (Dr. Simone Voegtle, Università di Berna/Ginevra). Il lavoro si è svolto con la supervisione del direttore del Polo Archeologico di Palermo Francesca Spatafora e del responsabile del Parco di Himera Maria Rosa Panzica.

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