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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Palermo città dell'accoglienza: al porto sbarcano altri 330 migranti

Arrivano due imbarcazioni, a bordo anche bambini. Si tratta di profughi africani, originari dello Zambia, della Costa d'Avorio e del Niger, che sono stati soccorsi nel Canale di Sicilia nei giorni scorsi dalla Marina Militare

Il porto di Palermo "accoglie" altri immigrati. Sono arrivate poco dopo le 10 due imbarcazioni con a bordo circa 330 migranti. Si tratta di profughi africani, originari dello Zambia, della Costa d'Avorio e del Niger, che sono stati soccorsi nel Canale di Sicilia nei giorni scorsi dalla Marina Militare. (GUARDA IL VIDEO)

Nella prima nave ci sono 230 migranti: 141 uomini, 44 donne e 45 minori accompagnati. Nella seconda 98 persone: 96 uomini e 2 bambini. Le operazioni di sbarco sono iniziate intorno alle 7.30. Ieri pomeriggio si è svolto un vertice tra l’azienda sanitaria locale 6, la Caritas, la prefettura e le forze dell’ordine per stabilire in quali centri saranno accolti i nuovi extracomunitari.

Ad accogliere i profughi al porto ci sono 50 operatori della Caritas diocesana di Palermo, fra volontari e assistenti sociali e psicologi. Ai migranti sono stati forniti i beni di prima necessita', come acqua, cibo, ciabatte e vestiti puliti. Al fianco della Caritas, a portare un sorriso ai più piccoli ci sono anche i volontari di "Terraferma Clown" di Palermo, che hanno intrattenuto bambini e famiglie con esibizioni e tanti palloncini colorati.

Sbarco di profughi al porto - foto Rosario Rizzo

Terminate le operazioni di sbarco, alla Caritas diocesana, è stata affidata l'ospitalità di 190 migranti, 90 uomini e un centinaio di persone in nuclei familiari con donne e bambini. Anche stavolta ad aprire le loro porte saranno le chiese di periferia. In particolare, gli uomini verranno accolti nella chiesa di San G.M. Vianney Curato d'Ars, nel quartiere Falsomiele; mentre le famiglie, con donne e minori di origine siriana, saranno ospitate in una struttura della Curia, l'ex orfanotrofio dell'Opera pia Ruffini, al Villaggio Ruffini.

"E' una macchina dell'accoglienza che sta funzionando - dice don Sergio Mattaliano, direttore della Caritas diocesana di Palermo -, ma occorre potenziare il coordinamento fra le istituzioni e gli enti coinvolti. Lo sforzo deve essere comune e di tutti, ciascuno secondo i propri ruoli. Occorre soprattutto - aggiunge padre Sergio - cominciare a operare oltre l'emergenza a livello internazionale, attraverso degli accordi con i Paesi del Maghreb per una gestione migliore e più umana dei flussi migratori. Ed è un'azione che deve essere intrapresa dai Paesi europei coinvolti".

Quello dell'immigrazione sembra un dramma senza fine. Sono ormai numeri impressionanti quelli dei migranti sbarcati in Sicilia nei primi sei mesi del 2014: superata quota 50 mila dall'inizio dell'anno in corso. Palermo si conferma - come ha più volte detto il sindaco Leoluca Orlando - "città dell'accoglienza". Si tratta dell'ennesimo maxi sbarco nel capoluogo. Era già successo lo scorso 27 settembre, il 2 maggio, mentre soltanto nell'ultimo mese sono arrivati in 1.300.

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