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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Politeama / Via Francesco Crispi

Nuovo sbarco di migranti al porto, 180 tra donne e bambini

Sono arrivati a bordo della nave militare belga Godetia, che ha attracato al molo Puntone. Lo sbarco precedente risale ad appena due giorni prima, quando ne sono arrivati altri 650. Fra loro anche un presunto scafista, il 24enne tunisino Bairam Ltayef

Attraccata al porto la nave con a bordo circa 650 migranti salvati al largo delle coste libiche. Sono arrivati sul molo Puntone con la nave militare belga Godetia. Sono circa 90 le donne e altrettanti i minori, tutti provenienti perlopiù da Nigeria, Sudan ed Egitto. Alcuni di loro presentano lievi ustioni in diverse parti del corpo, mentre qualcun altro ha riportato delle fratture agli arti. Attivata, come ormai di consueto, l’imponente macchina della solidarietà, con soccorritori del 118, Caritas e forze dell’ordine.

Numeri simili a quelli dell’ultimo sbarco, avvenuto due giorni fa, quando a bordo della nave militare Eithne sono arrivati 647 profughi dell’Africa sub-sahariana. Oggi come martedì i migranti sono stati accolti dai medici dell’Asp, prima di essere smistati nei centri della Caritas di San Carlo e Giacalone. Hanno atteso di ripartire per altre destinazioni, mentre alcuni sono stati trasferiti direttamente nel nord della penisola. "L'appello alla cittadinanza - hanno detto dalla Caritas - pertanto è quello di contribuire in vario modo all'assistenza dei migranti: donando vestiario per adulti e bambini, coperte, biancheria, cibo a lunga scadenza, latte pediatrico, giocattoli oppure dando delle piccole offerte economiche".

Al termine di quella lunghissima traversata, tra gli immigrati è stato fermato un presunto scafista tunisino di 24 anni. Dopo aver dato una mano ai profughi, la polizia ha svolto delle minuziose indagini per identificare eventuali irregolari, gli agenti hanno inchiodato Bairam Ltayef, riconosciuto da numerosi naufraghi. Tra gli stranieri anche Adil Aboulfettah, 33 anni, marocchino in passato colpito da un provvedimento di espulsione e finito in manette per “reingresso illegale nel territorio nazionale”.

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