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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Saviano a Sanremo per parlare di Falcone e Borsellino, è polemica: "Ma cosa c'entra lui?"

Lo scrittore napoletano sarà ospite all'Ariston, domani sera, nel corso della terza serata dell'edizione 2022 del festival per ricordare i due simboli palermitani. Così l'autista sopravvissuto a Capaci: "Non credo sia opportuno usare quel palco lì per parlare del trentennale delle stragi"

Roberto Saviano sarà sul palco dell'Ariston, domani sera, nel corso della terza serata dell'edizione 2022 del festival di Sanremo per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a 30 anni dalle stragi di Capaci e via D'Amelio.

"E' un onore per me - dice il noto scrittore napoletano - e una grande responsabilità ricordare, giovedì 3 febbraio al festival di Sanremo, a 30 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, la rivoluzione civile di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ci tengo a dire che interverrò a Sanremo a titolo gratuito; importantissimo per me, sul palco dell’Ariston, poter raccontare il sacrificio di due uomini che hanno cambiato radicalmente non solo le modalità del contrasto alle organizzazioni criminali, ma anche la loro narrazione". "E' a Falcone e Borsellino che dobbiamo la nostra capacità di guardare in modo radicalmente diverso alla sintassi del potere", scrive ancora Saviano in un post sui social.

Ma la presenza di Saviano sul palco sanremese per ricordare Falcone e Borsellino ha scatenato polemiche. Emerge infatti qualche mal di pancia tra le file del partito di Giorgia Meloni con l'annuncio di un quesito ad hoc ai vertici Rai da parte di Federico Mollicone, deputato Fdi e componente della commissione di Vigilanza Rai.

Antonio Vullo, l'unico agente di scorta sopravvissuto alla strage di via D'Amelio parlando della presenza dello scrittore Saviano a Sanremo, all'Adnkronos dice: "Ricordare le stragi mafiose del '92 è sempre importante ma perché dare voce a Roberto Saviano? Io avrei preferito che a parlarne fosse il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dovrebbero dare voce ad altre persone - dice -. Mattarella avrebbe potuto parlare a tutta la nazione. Invece su Saviano sono scettico".

Rincara la dose Giuseppe Costanza, l'autista del giudice Giovanni Falcone sopravvissuto alla bomba, che sempre all'Adnkronos commenta: "Ma cosa c'entra il Festival di Sanremo con la strage di Capaci? Non credo sia opportuno usare quel palco lì per parlare del trentennale delle stragi. Sono molto perplesso - dice - non so, dovrei approfondire la cosa. Cosa dirà dal palco? Lei che ne pensa?..".

Di parere opposto invece Maria Falcone, sorella del giudice antimafia ucciso nella strage di Capaci e presidente della Fondazione che del magistrato porta il nome, che a proposito della partecipazione al Festival di Sanremo di Roberto Saviano all'Adnkronos dice: "Ricordare il sacrificio di mio fratello Giovanni e di Paolo è stato lo scopo del mio impegno di questi 30 anni insieme alla sensibilizzazione delle nuove generazioni ai temi della legalità. Perciò ritengo molto importante che se ne parli in un contesto come quello del festival di Sanremo che per popolarità raggiunge tantissimi milioni di italiani. Solo continuando a rinnovare il ricordo degli uomini che hanno speso la loro vita per la nostra democrazia possiamo pensare di costruire un Paese più giusto". 

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