Cinisi, tecnico comunale denuncia irregolarità e viene sospeso: giudice rigetta sanzione
Il fatto risale al 2012. Tre i giorni di stop dal lavoro inflitti all'ingegnere. Ora il giudice del lavoro ribalta la decisione del Comune e lo condanna a pagare 4 mila euro: "E' dovere del dipendente denunciare"
Il giudice del lavoro Paola Marino ha annullato la sanzione disciplinare disposta dal Comune di Cinisi nei confronti del tecnico Salvatore Zerillo e condannato il Comune a versare al tecnico 4 mila euro. Ha inoltre stabilito che la storia non finisce qui: i fascicoli andranno ora in Procura per accertare se siano stati commessi dei reati.
Il fatto. L'ingegnere nel 2012 era stato condannato a tre giorni di stop dal lavoro dopo aver denunciato irregolarità nel rilascio di una concessione edilizia avvenuta senza la preventiva lottizzazione prevista per legge e dai regolamenti comunali.
Secondo il giudice "non è solo diritto, bensì dovere del dipendente pubblico - per quanto privatizzato - che venga a conoscenza di un reato a causa del servizio di denunciare alle autorità. In ogni caso consiste condotta conforme e non certo contraria - ai doveri dell'Ufficio quella - riscontrabile nel caso di specie - del dipendente che porti a conoscenza dei superiori gerarchici della ritenuta illegittimità di atti amministrativi posti in essere dall'Ufficio", si legge nella sentenza.
Inoltre il segretario comunale che notificò la sanzione a Zerillo, sempre secondo il giudice, avrebbe seguito una procedura sbagliata violando "il divieto del principio del de bis in idem". Il sindaco Salvatore Palazzolo fa sapere, attraverso le pagine del Giornale di Sicilia, che l'amministrazione imputerà la sentenza.
