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La Palermo multiculturale si racconta a teatro: al via “Fuori/Confine"

Il progetto è promosso dal Centro Amazzone. Le comunità straniere fanno conoscere i propri usi e costumi e si confrontano con la società ospitante. Si inizia con Capo Verde

Le comunità multiculturali di Palermo si raccontano per far conoscere i propri usi e costumi e confrontarsi con quelli della società ospitante. E' il progetto “Fuori/Confine. Palcoscenico multiculturale” promosso dal Centro Amazzone (nuova sede all’ex convento dello Spirito Santo in via dello Spirito Santo). L’iniziativa, a cura di Claudia Brunetto e Marta Occhipinti, rientra nel programma di attività sociali, culturali e artistiche del Centro Amazzone, rivolte non solo alle donne nel percorso di lotta contro il cancro al seno, ma a tutta la città per un’idea di teatro civico.

L'inaugurazione è prevista per domani alle 17,30 alla presenza del sindaco Leoluca Orlando.

Il progetto prevede un incontro al mese con le comunità multiculturali di Palermo per ricreare sul palcoscenico il mosaico di culture della città. Le comunità si fanno protagoniste con i loro racconti e performance artistiche, facendo conoscere i propri usi e costumi o confrontandosi con quelli della società ospitante. I loro dibattiti e testimonianze diventano, così, materiale di studio sociologico, oltre che semplice momento di condivisione, per ricerche e studi sul tessuto urbano di Palermo: dalle attività che contraddistinguono i membri delle comunità ai luoghi della città in cui si sono negli anni stabilizzati.

Si parte con la comunità del Capo Verde, che si racconterà al pubblico attraverso testimonianze, canti e spettacoli. Per l'occasione, oltre al sindaco, interverranno Delfina Nunes Boaventura, presidente della Consulta delle culture e Zenaida Boaventura, donna capoverdiana arrivata a Palermo negli anni '80 e fondatrice dell’associazione multiculturale "Casa di tutte genti".

Spazio anche a momenti musicali e teatrali con la cantante Jerusa Barros e le danze dei bambini del Capoverde sulle note di alcune celebri canzoni capoverdiane. Jerusa Barros porterà sul palco due brani tratti dal suo album d'esordio "Di un solo colore". Brano dopo brano la cantante tesse il racconto di un percorso musicale e personale in cui, abbracciando culture che l'hanno adottata, omaggia la Sicilia e l'Italia cantando in italiano la gran parte dei brani del disco. Il suo è un regalo reso alla città di Palermo, che adesso, dopo tanti anni, le appartiene tanto quanto la lingua capoverdiana. A seguire, degustazione di prodotti tipici capoverdiani a cura della comunità.

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