Voto di scambio, Salvino e Mario Caputo tornano in libertà
Lo ha stabilito il tribunale del Riesame, presieduto da Lorenzo Jannelli. L'ex deputato regionale Salvino Caputo e il fratello Mario, candidato per la Lega alle ultime amministrative, erano finiti ai domiciliari lo scorso 4 aprile
Tornano in libertà l'ex deputato regionale Salvino Caputo e il fratello Mario, candidato per la Lega alle ultime amministrative, finiti ai domiciliari con l'accusa di voto di scambio lo scorso 4 aprile.
Il tribunale del Riesame, presieduto da Lorenzo Jannelli, ha accolto il ricorso presentato dai legali della difesa - Raffaele Bonsignore e Francesca Fucaloro - annullando l'ordinanza emessa dal gip di Termini Imerese. Il tribunale ha disposto l'immediata liberazione dei due indagati.
Secondo l’accusa, Salvino Caputo si sarebbe speso personalmente per sfruttare tutto il suo bacino di voti. Dopo una condanna per tentato abuso d’ufficio che lo ha reso un "impresentabile", avrebbe escogitato uno stratagemma tale da consentirgli di non disperdere la preferenza che i suoi elettori gli avrebbe garantito. Avrebbe anche promesso - stando a quanto emerso tra intercettazioni ambientali e telefoniche - assunzioni nei supermercati, trasferimenti da una sede aziendale a un’altra.