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Cronaca

"Miracolo" al Cervello: salvata la vita a una neonata con un pacemaker

Si tratta di una bimba di appena un chilo e duecento grammi - che è stata chiamata Margherita - nata al settimo mese di gravidanza. Per la prima volta in Sicilia è stata utilizzata la cosiddetta "Ex utero Intrapartum Treatment" procedure, conosciuta come "Exit procedure"

Una collaborazione fra due strutture ospedaliere ha salvato la vita ad una neonata affetta da blocco atrioventricolare completo congenito. Un pacemaker epicardico è stato impiantato con successo al Cervello di Palermo in una bimba di appena un chilo e duecento grammi nata al settimo mese di gravidanza, immediatamente dopo la nascita e direttamente in sala parto. L'intervento è stato eseguito dai medici del Centro Cardiologico Pediatrico Mediterraneo-Bambino Gesù di Taormina trasferitisi in forze proprio per via dell'eccezionale circostanza al Cervello di Palermo i cui clinici avevano già preparato con cura il campo operatorio. Per la prima volta in Sicilia è stata utilizzata la cosiddetta "Ex utero Intrapartum Treatment" procedure, conosciuta come "Exit procedure".

Si tratta di una speciale tecnica medico-chirurgica multidisciplinare che prevede il parto pilotato di un feto ad altissimo rischio di vita e il trattamento chirurgico già nei primi minuti dopo la nascita. Il parto di Margherita, questo il nome della piccolissima paziente, è stato programmato per dare la possibilità alle equipes mediche di trovarsi contemporaneamente in ospedale e preparare con precisione e sincronizzazione la nascita e l’immediato, successivo intervento al cuore della bimba prematura.

I genitori della neonata avevano scoperto alla 28sima settimana di gravidanza, durante un esame di ecografia fetale di routine, che il cuore della bimba, seppure perfetto nella struttura e nell'anatomia, "batteva" con un ritmo fortemente patologico di circa 40 battiti per minuto (contro la normalità dei 160). La madre è stata seguita con grande attenzione e con controlli frequentissimi negli ambulatori del centro taorminese. Giunta alla 32esima settimana di gestazione e confermati i dati iniziali di scompenso cardiaco, i medici del Ccpm, d'accordo con i colleghi dell'Ospedale Cervello di Palermo, hanno deciso di programmare l'Exit procedure" e di impiantare un pacemaker epicardio definitivo, utilizzando il più piccolo a disposizione. Il delicatissimo intervento che ha comportato l'apertura del minuscolo torace di Margherita, è stato eseguito quindi in sala parto in maniera da appoggiare i cateteri definitivi per la stimolazione salvavita e impiantare il pacemaker definitivo in una tasca addominale preparata chirurgicamente.

La neonata è ora nel reparto di Terapia intensiva neonatale del nosocomio palermitano diretto dal dottore Giorgio Sulliotti specializzato in parti a rischio. Attualmente la bimba respira da sola e le sue condizioni generali sono molto soddisfacenti.

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