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Sabato, 20 Aprile 2024

VIDEO | Salmodia, da Palermo una ninna nanna per le spose bambine

Il progetto sarà presentato lunedì 8 marzo in occasione della festa della donna a diverse classi del Don Bosco Ranchibile e postato sul canale Youtube dell'artista Marco Di Stefano

Trentatremila matrimoni ogni giorno, ovvero 1375 all’ora in una qualsiasi parte del mondo: è il numero di unioni tra minori che, come si sa, sono vietate ufficialmente da ogni Paese. Ad oggi ci sono circa 700 milioni di spose bambine, tra dieci anni la cifra potrebbe arrivare a 800 milioni. A livello globale, è stato stimato che esistono 12 milioni di bimbe sposate prima del tempo. E le unioni non avvengono soltanto nel cuore dell’ Africa subsahariana, come pensano in molti: in America Latina e nei paesi caraibici una ragazza su quattro è sposata o convive prima dei 18 anni. In India si parla di 4,1 milioni di matrimoni precoci nel 2017, visto che le famiglie ricevono doti più alte con la minore età delle ragazzine. Secondo l'Unfpa (United Nations Population Fund), i numeri aumentano in maniera esponenziale quando sono in corso crisi e conflitti.

Nel mondo, centinaia di milioni di ragazze subiscono giornalmente qualche forma di violenza, sfruttamento o pratica dannosa, e non soltanto per un matrimonio imposto mentre sono ancora piccine.

Salmodia è racconto e carezza, versi e amore, disperazione e violenza. E’ un omaggio alla bambina ma la narrazione della donna è anche un pesante atto d’accusa: nato dai versi di Lucilla Trapazzo e sulle musiche di Marco Di Stefano, è diventato un video ideato e prodotto da Rosa Di Stefano, riprese e montaggio di Duilio Scalici e direttore della fotografia Danile Pisano.

Greta Chiappara e Rosa Maria Catania sono le due danzatrici protagoniste, le coreografie sono di Giuseppe Rosignano. Già opzionato da diverse scuole, Salmodia (per una sposa bambina) sarà presentato nel giorno della Festa della Donna. Lunedì 8 marzo sarà postato sul canale YouTube dell'artista. E presentato a diverse classi del Don Bosco Ranchibile, a Palermo: dalle 8,30, dalle medie ai licei, a rotazione, i ragazzi saranno coinvolti – a gruppi contingentati - nella visione seguita dal dibattito sui diritti delle donne. 

Il progetto 

Ispirata dai versi di “salmodia” tratto dal libro “Ossidiana” di Lucilla Trapazzo, è nato un progetto curato e prodotto da Rosa Di Stefano, volto proprio a raccontare “dolcemente” questa terribile realtà. Una composizione al pianoforte scritta ad hoc da Marco Di Stefano per abbracciare ogni singola parola, rafforzata da immagini e allusioni. Quattro minuti di ninna nanna dolce e straziante che portano lo spettatore a conoscere questo male sociale, raccontato da una madre e a riflettere sullo stesso.

Il video 

La ninna nanna di Lucilla Trapazzo, interpretata dalla stessa poetessa, accompagna la bambina, dalla leggerezza dei giochi alla vita che improvvisamente diventa torbida, rossastra, senza la protezione della madre che – apparendo e sparendo -, ha subito la stessa violenza prima di lei. La “bimba cannella” si affloscerà come un fiore spezzato proprio sotto la corolla, con i petali che cadono senza vita. Racconto nel racconto, le musiche di Marco Di Stefano, parte del suo nuovo cd Multiverse [BlueSpiralRecords] leggono, cuciono, mettono in contatto, trovano nuovi rivoli e angoli in cui rifugiarsi. Il cd contiene sei tracce su altrettante poesie di Lucilla Trapazzo [dal volume Ossidiana, Volturnia edizioni].

Le spose bambine - dati Unicef 

Le bambine più a rischio di matrimonio precoce vengono spesso da famiglie povere, gruppi emarginati o aree rurali; le nozze le tolgono anche dalla scuola, quindi sono derubate di ogni possibilità di un futuro diverso.  La percentuale di morte nei primi anni di matrimonio o durante la prima gravidanza, è altissima. Il fenomeno delle spose bambine è più comune nell'Asia meridionale e nell'Africa sub-sahariana. Il Niger è il paese in assoluto dove avviene il numero più alto di matrimoni infantili, il Bangladesh ha il più alto tasso di unioni che coinvolgono ragazze sotto i 15 anni. L'Asia meridionale ospita quasi la metà (42%) di tutte le spose bambine nel mondo; l'India da sola rappresenta un terzo del totale globale. Ma il matrimonio infantile è anche uno sporco segreto negli Stati Uniti dove è stato permesso fino al 2017. In tutta la nazione, più di 200 mila bambine sotto i 18 anni - alcune anche di 10 – ha contratto matrimonio tra il 2000 e il 2015, l'86 per cento di loro ha sposato uomini adulti [dati Human Rights Watch]. Secondo la legge attuale, le ragazze di qualsiasi età (anche tredicenni) possono comunque sposarsi se sono incinte e con il consenso dei genitori. Scappatoie legali, combattute solo di recente, che in ogni caso si traducono in ostacoli pratici per le bambine che vogliono resistere ad un matrimonio forzato. In molti stati una minore non può chiedere il divorzio fino alla maggiore età.

Nel 2016, l'UNICEF, insieme all'UNFPA, ha lanciato un programma globale per combattere il matrimonio infantile in 12 paesi - Bangladesh, Burkina Faso, Etiopia, Ghana, India, Mozambico, Nepal, Niger, Sierra Leone, Uganda, Yemen e Zambia - sostenuto dai governi di Belgio, Canada, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Regno Unito e Unione Europea, oltre che da Zonta International.

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