Rubavano furgoni e poi chiedevano anche 2 mila euro per restituirli: condannati in nove
La Cassazione rigetta i ricorsi e diventano definitive le pene inflitte in appello con l'abbreviato l'anno scorso. I mezzi erano stati sottratti nel 2015 tra la città e la provincia. Tra le vittime anche un ambulante palermitano che aveva subito il furto della sua motoape
Rubavano soprattutto furgoncini, ma non lesinavano motoape e altre macchine da lavoro, e poi - col classico metodo del "cavallo di ritorno" - chiedevano i soldi ai proprietari per restituire loro i mezzi. Adesso la seconda sezione della Cassazione ha rigettato i ricorsi di nove imputati, per i quali le condanne rimediate in primo e in secondo grado, con il rito abbreviato, diventano quindi definitive.
Nello specifico, Fabio Algeri deve scontare 8 anni, Antonino Algeri 6 anni 10 mesi e 20 giorni, Fabio Alvaro Algeri 6 anni, Leonardo Algeri 5 anni e 4 mesi, Natale Accetta 4 anni e mezzo, Fabio Gloria 5 anni e 4 mesi, Salvatore Casamento 6 anni, Salvatore Parisi 3 anni e 4 mesi e Maurizio Valentino 10 mesi. Le accuse erano a vario titolo di furto, ricettazione ed estorsione.
La sottrazione dei mezzi era avvenuta nel 2015 e tre degli imputati erano stati arrestati a febbraio del 2017. La sentenza di primo grado - che aveva portato a dodici condanne e a una sola assoluzione - era stata emessa dal gup Filippo Serio a gennaio 2018. Un verdetto che era stato in parte rivisto al ribasso dalla quarta sezione dellla Corte d'Appello (collegio presieduto da Giacomo Montalbano) il 19 febbraio dell'anno scorso.
In base alle indagini dei carabinieri, molti dei furti erano avvenuti a Villabate e in altri comuni della provincia e mediamente la banda avrebbe chiesto un riscatto di 1.500 euro. I mezzi rubati erano soprattutto Piaggio Porter, che quasi sempre servivano per svolgere attività lavorative. Da qui la "necessità" dei proprietari di recuperarli il più presto possibile, anche al costo di subire un'estorsione. Tra le vittime anche un ambulante palermitano, a cui era stata rubata la sua preziosa motoape.
Nelle foto in basso, da sinistra a destra, Fabio Alvaro Algeri, Fabio Algeri e Alessandro Algeri