Sta meglio la donna accoltellata, l'ex confessa e poi tenta il suicidio
Rosalba Gucciardi, aggredita ieri in via Marchese di Villabianca, respira autonomamente: cauto ottimismo dei medici. Intanto Giuseppe Casale avrebbe ammesso il suo gesto alla madre della donna. Su Facebook manifestava il suo malessere: "Lei è tranquilla come se nulla fosse e io sto male"
Respira autonomamente Rosalba Gucciardi e i medici di Villa Sofia, che si prendono cura di lei, si dicono prudentemente ottimisti. La 33enne, vittima ieri pomeriggio in via Marchese di Villabianca di una tremenda aggressione a coltellate da parte di Giuseppe Casale, ex compagno, si trova adesso ricoverata nei locali del Trauma center. Il pericolo di vita sembra scongiurato: “Stamattina – hanno dichiarato i medici di Villa Sofia - la donna respira autonomamente e fra uno o due giorni, se la situazione continua a migliorare, potrebbe essere trasferita di reparto. La ferita più importante e grave è stata quella al fianco perché poteva lesionare, in maniera grave, organi come milza fegato e stomaco”.
L’ARRESTO - Rosalba Gucciardi è stata colpita con cinque fendenti (oltre quella al fianco, altre due hanno ferito un braccio e la schiena) da Giuseppe Casale, 43 anni, ex compagno che si era armato di un coltello da cucina (VIDEO). Dopo alcune ore di indagini l’uomo è stato fermato ieri sera dalla polizia intorno alle 23, dopo un rocambolesco inseguimento partito in viale Regione Siciliana, all’altezza di un distributore di carburante, dov’era stato avvistato e terminato con un accerchiamento in via Ugo La Malfa.
I RETROSCENA - Rosalba Gucciardi il 4 aprile scorso si era presentata in questura per presentare una denuncia contro l'ex fidanzato Giuseppe Casale. La vittima aveva raccontato agli agenti che l'uomo con cui aveva avuto una relazione per sei mesi l'aveva minacciata di diffondere notizie riservate se lei non fosse tornata insieme a lui. Da qui il folle gesto. Dopo le coltellate l'uomo è fuggito e nei pressi di via Laurana è salito sulla moto facendo perdere le sue tracce. A questo punto sono scattate le indagini della squadra omicidi della Mobile. I familiari dell'uomo hanno dato i numeri dei cellulari che appartenevano a Casale: uno Wind e uno Vodafone. Un numero era localizzato a Casteldaccia, un secondo in corso Calatafimi. Gli agenti hanno iniziato a seguire questo secondo numero fino a quando attorno alle 22 l'auto di Casale è stata vista dai poliziotti nella zona di viale Regione Siciliana. Ne è nato un inseguimento che si è concluso con la cattura.
LA CONFESSIONE E IL TENTATO SUICIDIO - Dopo l'aggressione l'uomo, che è divorziato e ha figli, avrebbe telefonato alla madre della donna, che ha un panificio in via Sampolo, dicendole che era stato lui ad accoltellare la figlia. Poi ha tentato il suicidio. Nell'auto dell'uomo, una Saxo Citroen, infatti gli agenti hanno rinvenuto del veleno topicida, così Casale è stato portato all'ospedale Civico per essere sottoposto a un controllo. Ed effettivamente è risultato che aveva assunto del veleno topicida, ma le sue condizioni non sono gravi.
FACEBOOK – Sarebbe stata la stessa vittima ieri a dare indicazioni precise sul suo feritore. Con Casale, Rosalba Guicciardi aveva chiuso una relazione sentimentale da alcune settimane. Decisione non accettata da Casale che aveva iniziato a perseguitare la giovane. Dieci giorni fa, Rosalba Guicciardi aveva anche denunciato alla polizia il molestatore che sul suo profilo Facebook aveva scritto: "Mi sto chiedo sempre come sarebbero andate le cose se avessi preso decisioni diverse infatti ecco dv mi ritrovo in questo minuto le mie giornate sono buie il mondo mi e crollato addosso x colpa di una che nn mi meritava x lei ho fatto tante rinunce giorno x giorno gli dimostravo che ci tenevo tantissimo ancora oggi mi manca nn posso dimenticare--sento ancora il profumo della sua pelle ..ecc lo dicevo sempre pio che cera qualcosa che non andava ecco ora il risultato lei tranquilla come nulla fossi e io che ci sto male".