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Cronaca

Sangue e rabbia, quando la città si ribellò per una settimana: Palermo ricorda la Rivolta del Sette e Mezzo

Sono passati 156 anni da quei giorni che andarono dal 15 al 22 settembre del 1866. Un weekend di iniziative per ricordarli

Sarà un weekend di iniziative culturali al Laboratorio Sociale Malaspina - l’ex asilo di via Boito da quasi anno gestito dal Comitato di quartiere e da un gruppo di volontari - in ricordo della Rivolta del Sette e Mezzo. Sono passati 156 anni da quei sanguinosi e gloriosi sette giorni e mezzo di rivolta, che andarono dal 15 al 22 settembre del 1866. Una rivolta che a Palermo trovò il centro verso cui affluire dalle campagne e dalle borgate dei comuni vicini per rivendicare condizioni di vita migliori.

Ad animare la rivolta c’erano renitenti di leva - in Sicilia erano quasi ventimila - ecclesiastici, espropriati, repubblicani, mazziniani, socialisti, autonomisti, impiegati borbonici cacciati dai loro posti di lavoro, contadini - che avevano creduto alle promesse di distribuzione delle terre da parte di Garibaldi per poi rimanere delusi - e rappresentanti delle arti e dei mestieri, colpiti dalla soppressione delle corporazioni religiose.

"Vogliamo ricordare quei gloriosi giorni di rivalsa, per celebrare questo importante pezzo della storia siciliana e per rinnovare insieme un sogno di riscatto per la Sicilia che deve ancora trovare soddisfazione. Non a caso, abbiamo intitolato il nostro evento “libertà non è cambiare padrone”. Al Laboratorio Sociale Malaspina saranno tre giorni di socialità e iniziative culturali, di ripresa delle nostre tradizioni popolari, in ricordo della rivolta del Sette e Mezzo", spiegano. 

Ecco il programma: venerdì 16, alle ore 20:00, una cena sociale; sabato 17, a partire dalle ore 17:30, la presentazione del libro "Sette giorni d’insurrezione a Palermo. Avvenimenti del 1866" di Giacomo Pagano (I Buoni Cugini Editori), con Santo Lombino, che ne ha curato l’introduzione, ed Elio Di Piazza, docente presso Unipa; domenica 18, ore 16:00, uno spettacolo dell’opera dei pupi a cura del figlio d’arte Salvatore Oliveri e del cantastorie Salvatore Fundarò dal titolo “Le festa di Orlando e Rinaldo per l’amore di Angelica”. Durante i tre giorni sarà possibile prendere visione della Mostra visiva del Sette e Mezzo, che sarà istallata all’interno dello spazio. L’ingresso è gratuito. 

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