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Cronaca

A Villa Zito torna la Belle époque, in mostra il ritratto di Donna Franca Florio

Venduto all'asta per oltre un milione di euro ai marchesi Berlingieri sarà in esposizione fino a 20 maggio. Raffaele Bonsignore, presidente della Fondazione Sicilia: “Il ritorno del capolavoro di Boldini ha un forte valore simbolico: coincide con questo anno di rinascita e rappresenta l'abbraccio della città a una donna straordinaria e mai dimenticata"

Dopo alterne vicende, il celebre Ritratto di Donna Franca Florio, eseguito da Giovanni Boldini e simbolo della Belle époque, torna nella sua città, a Villa Zito, in occasione delle iniziative di Palermo Capitale della Cultura 2018. La mostra "Il ritorno di Donna Franca Florio" sarà inaugurata il 16 marzo, alle 17, e sarà aperta al pubblico fino al 20 maggio. La presentazione alla stampa è prevista per la stessa giornata, ma alle 12. Saranno presenti anche il presidente del Comitato d'onore, Leoluca Orlando, il presidente del Comitato di studio Vittorio Sgarbi con i marchesi Marida e Annibale Berlingieri, proprietari dell'opera.

“Il ritorno del capolavoro di Boldini ha un forte valore simbolico – dice Raffaele Bonsignore, presidente di Fondazione Sicilia – non solo perché coincide con questo anno di rinascita, ma anche perché rappresenta l'abbraccio della città a una donna straordinaria e mai dimenticata come Franca Florio, che abbiamo voluto celebrare anche attraverso una serie di iniziative collaterali. Ci rende particolarmente orgogliosi, peraltro, il fatto che le ricerche preparatorie per la mostra siano state raccolte in un volume di Electa, il primo libro dedicato ad una sola opera di Boldini”.

Il ritratto è stato acquistato all'asta ad aprile, per oltre un milione di euro, dai marchesi Berlingieri. In molti, preoccupati che l'opera potesse lasciare il capoluogo siciliano, si sono mobilitati per evitare che questo potesse accadere. Il sindaco Leoluca Orlando aveva invocato l’intervento della Regione per esercitare il diritto di prelazione. Prima di lui, alcuni cittadini avevano avviato una raccolta fondi riuscendo però a raccogliere solo 5 mila euro.

“La mostra - spiega il curatore, Matteo Smolizza - risolve un mistero durato oltre 100 anni: la tela oggi esposta è infatti l’unico ritratto boldiniano di donna Franca Florio, terminato nel 1924 e sotto il quale giacciono la prima stesura, realizzata dal pittore a Palermo nel 1901, in cui Donna Franca appare in piena e quasi impersonale eleganza, e una intermedia databile intorno alla I guerra mondiale, che la rappresenta invece con accentuata sensualità e che - a lungo ritenuta prima versione dell’opera - ha dato il via a una serie d'interpretazioni maliziose sulla gelosia di don Ignazio Florio e sul rapporto con Boldini".

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