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Cronaca

Ryanair, 5 ore da Roma a Palermo "Un viaggio da terzo mondo"

Lunga attesa per i 180 passeggeri diretti dallo scalo di Fiumicino a quello di Punta Raisi. Sul display delle partenze l'aereo risultava partito in orario, invece era rimasto ancora a terra. La compagnia: "Colpa di un fulmine". Una passeggera: "Siamo stati abbandonati"

Speravano di arrivare a casa per cena e invece si sono ritrovati a fare colazione in aeroporto. Sono cinque le ore di ritardo registrate per il volo Ryanair FR4050 partito dallo scalo di Fiumicino e diretto a Punta Raisi. Lunga attesa per i 180 passeggeri, tra cui anche numerosi bambini ed una donna che è stata colta da malore e soccorsa dall'ambulanza. "Un viaggio da terzo mondo", ha raccontato una passeggera.

Ieri sera sul display delle partenze l'aereo, alle 21.50, risultava essere partito in orario, con atterraggio previsto circa un'ora dopo. E invece i passeggeri sono rimasti a terra, ricevendo messaggi sms sul cellulare nei quali la compagnia annuciava continui ritardi. Non sono ancora chiare le circostanze che hanno portato a tale ritardo, ma finalmente i 180 del volo FR4050, sebbene alle 3.30 di questa mattina, sono giunti nel capoluogo siciliano.

Intorno alle 13 è arrivata la nota della compagnia aerea: “Il volo Ryanair da Roma Fiumicino a Palermo del 27 marzo ha subito un ritardo dopo che l’aeromobile  in arrivo è stato colpito da un fulmine a Lamezia. Ai passeggeri sono stati forniti buoni ristoro e sono stati aggiornati costantemente via sms. Ryanair si scusa sinceramente con tutti i passeggeri colpiti da questo inevitabile ritardo di 5 ore".

VIAGGIO DA TERZO MONDO - Diversa la versione dei passeggeri. "Non abbiamo avuto nessuno della compagnia irlandese ad assisterci - spiega un passeggera al sito dell'Ansa - siamo stati lasciati completamente soli. A Fiumicino nessuno ci ha saputo dire la causa del ritardo. Eravamo nella zona d'imbarco C5, un posto dello scalo isolato, nei sotterranei dell'aerostazione, dove non c'è nulla. Alle 22 ci hanno consegnato dei buoni pasto che prevedevano la possibilità di prendere un panino e una bibita, ma in un bar che si trovava dall'altro lato del terminal, nella zona D10. Il bar aveva solo panini al prosciutto o con dentro una cotoletta. Io che sono vegetariana sono rimasta digiuna. Non c'era la possibilità di avere altro. Anche un passeggero celiaco non avrebbe potuto mangiare nulla. A Punta Raisi - ha concludo - non c'erano pullman ad attenderci. Eravamo 180 persone. Nessun treno disponibile. C'erano solo quattro taxi che sono stati presi d'assalto. Penso che alcuni saranno arrivati a casa all'alba".

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