All'Amat arrivano gli stipendi, ma con 20 giorni di ritardo: "A rischio quelli di luglio, pronti alla protesta"
I sindacati dell'azienda trasporti si rivolgono al sindaco Roberto Lagalla perché si evitino ulteriori problemi ai lavoratori. E sollevano un altro tema: "Si stanno perdendo chilometri perché mancano gli autisti, necessario far scorrere la graduatoria". In assenza di garanzie, sarà organizzato un sit in
"Con 20 giorni di ritardo, i lavoratori dell'Amat percepiranno le paghe e, purtroppo, non è la prima volta che succede. Si tratta delle retribuzioni dello scorso giugno, quando siamo quasi arrivati alla scadenza di quelle del mese corrente", si legge in una nota sindacale. "Anche le retribuzioni di luglio sono fortemente a rischio - dichiarano i segretari Franco Mineo (Cgil), Franco Trupia (Uil), Fabio Danesvalle (Cisal), Corrado Di Maria (Ugl), Carlo Cataldi (Cobas) e Giuseppe Taormina (Orsa) - considerato l'iter burocratico del Comune, che finora non è riuscito a sintonizzarsi in maniera ottimale con la direzione eonomico-finanziaria dell'Amat, tanto da trovare continui cavilli per ritardare fortemente i pagamenti delle fatture emesse dall'azienda a carico del socio unico".
I ritardi nei pagamenti dei salari erano stati denunciati qualche giorno fa proprio dai sindacati. Che oggi aggiungono: "E' naturale che i lavoratori siano indotti a pensar male in merito alla volontarietà dei ritardi del socio unico, visti gli ostruzionismi ripetuti (quinquennali) dei burocrati del Comune che stanno azzoppando il presente e il futuro dell'azienda. La precedente amministrazione ha lasciato una pesante eredità che, oltre a riportare i problemi strutturali, è pur sempre accompagnata dalla stessa burocrazia che non li risolve e, semmai ce ne fossero stati, anche gli errori che impedivano e continuano ad impedire il regolare pagamento degli stipendi dei lavoratori dell'Amat”.
"'Non è corretto, né umano, né dignitoso lasciare i lavoratori senza retribuzioni, coinvolgendoli nelle beghe o negli errori degli amministratori dell'Amat o del Comune', questa in sintesi è stata la dichiarazione del sindaco Roberto Lagalla (almeno così riportata). È proprio al primo cittadino - proseguono i sindacati - che intendiamo rivolgere l'appello affinché intervenga urgentemente per assicurare quanto prima la corresponsione delle risorse necessarie e contrattualmente previste per Amat, fondamentali per la prosecuzione del servizio, rammentando al contempo le difficoltà vissute dai cittadini per la scarsità del servizio ricevuto, a causa della mancanza di autisti, i quali, secondo recente graduatoria concorsuale, sono già disponibili ed idonei. Ci sembra oltretutto ragionevole informare il sindaco che l'Amat sta attualmente perdendo produzione chilometrica per la mancanza proprio del personale di guida e tale condizione comporterà una perdita secca, sul bilancio 2022, di 6 milioni di euro che sommati ad altri 4 milioni, persi per effetto degli ulteriori tagli decisi dalla Ragioneria del Comune, comporteranno un disavanzo difficilmente colmabile".
A rischio quindi i conti e anche il servizio (già non ottimale), secondo i rappresentanti dei lavoratori, che preannunciano un sit in di protesta: "Mentre l'azienda sta perdendo chilometri (e si reitera fino alla nausea l'appello al sindaco di sbloccare le assunzioni degli idonei) si ribadisce che sono a serio rischio le paghe di luglio se i burocrati dell'amministrazione comunale continueranno a osteggiare il pagamento della terza bimestralità per la quale, sin da ora, i lavoratori annunciano un sit in di protesta qualora, in tempo utile, non dovessero pervenire le risorse necessarie a soddisfare il diritto a ricevere le retribuzioni nei tempi regolari al pari di tutti i dipendenti dell'amministrazione comunale, compresi i burocrati stessi".
"In queste condizioni - concludono i sindacati - non è ragionevole per l'Amat ipotizzare ulteriori impegni di spesa (come voleva intraprendere il cda assumendo guardie giurate) né è consentibile, per la direzione risorse umane dell'azienda, violare l'attuale regolamento degli avanzamenti di carriera sul quale deve vigere l'assoluto rispetto contrattuale”.