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Cronaca

Cassa integrazione, Musumeci ai lavoratori: "Tanti sciacalli e iene ma chiedo scusa per ritardi"

Il presidente della Regione interviene dopo le polemiche che hanno portato alle dimissioni del dirigente generale del Lavoro, Giovanni Vindigni. "Mi assumo la responsabilità politica di quanto accaduto, so di enormi sofferenze dei lavoratori. Se c'è stato dolo qualcuno pagherà"

"Voglio chiedere scusa a tutti i lavoratori che hanno atteso e attendono di potere riscuotere le risorse che spettano loro". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso di una conferenza stampa convocata a seguito dei ritardi nell'erogazione della Cassa integrazione in deroga per i lavoratori in crisi economica per colpa del Coronavirus. "So di tante sofferenze abbiamo ricevuto lettere da parte di centinaia di lavoratori e dei loro figli" ha raccontato Musumeci, che si è assunto "la responsabilità politica di quanto accaduto. Quando ci sono errori è il vertice che deve metterci la faccia, senza cercare alibi, ma andrò fino in fondo per capire se c'è stata una condotta dolosa nei ritardi nell'erogazione del denaro. Abbiamo avviato un'indagine: se c'è stata responsabilità dolosa qualcuno pagherà".

Non si è ancora spenta l'eco delle dimissioni del dirigente generale del dipartimento Lavoro, Giovanni Vindigni. "Una persona perbene - ha commentato il governatore - che tornerà a dirigere l'ufficio di Ragusa". Poi ha affermato: "Iene e sciacalli sono una fauna particolarmente diffusa nel mondo politico e in modo particolare in Sicilia. Invece di avere rispetto per l'emergenza e per la gente che si impegna nel fare il possibile ci si avventa sulla preda con bramosia e voglia assoluta di vendetta. Mentre le formiche lavorano in silenzio sull'albero le cicale cantano inerti e inermi". Confermata la presenza in Giunta dell'assessore Antonio Scavone, che Musumeci blinda: "Le richieste di dimissioni appartengono a un certo modo di fare politica - ha evidenziato Musumeci -. Se si dovesse dimettere qualcuno per le responsabilità assunte da questi ritardi quello sarei io ma in questo modo bisognerebbe fare una elezione ogni 15 giorni". Per Musumeci, infatti, "inciampi e ritardi di questo tipo accadono nelle amministrazioni pubbliche dalla Sicilia al Trentino Alto Adige".

Per quanto riguarda le polemiche sui dieci euro ai dipendenti della Regione per ogni pratica di Cassa integrazione in deroga, Musumeci le ha definite "un fuoco di paglia che sembra riguardasse soltanto alcune città dell'Isola: quell'accordo è stato sconfessato dagli stessi sindacati e io non ho voluto mettere benzina sul fuoco. Abbiamo grande rispetto per i lavoratori e per chi li rappresenta ma anche grande disprezzo per chi, approfittando del proprio ruolo, pensa di potere speculare sulle esigenze legittime dei cittadini", ha aggiunto Musumeci.

Ad oggi sono 27.400 le pratiche trattate, su un totale di 40mila. "Tutto in questi dieci giorni" ha precisato il presidente della Regione, aggiungendo che "siamo in teoria oltre il 50%; in pratica no perché adesso ci sono altri due passaggi e l'Inps, prima di erogare le somme, si prenderà qualche altro giorno per le necessarie verifiche". Poi sfocalizza l'attenzione sulla lavorazione delle domande: "E' stata adottata una piattaforma sbagliata, mentre in altre regioni la trattazione delle pratiche è avvenuta in maniera più ampia e in contemporanea consentendo di guadagnare anche tre o quattro giorni di tempo". Secondo Musumeci comunque "è tutto il sistema che non funziona e chi dice che è così solo in Sicilia è un bugiardo. Gran parte delle regioni italiane sta soffrendo nell'espletamento delle pratiche della Cassa integrazione proprio perché il sistema non funziona e la procedura è particolarmente complessa".

Per quanto riguarda, infine, le risorse ai Comuni destinate agli aiuti alimentari - i famosi 100 milioni - il governatore ha concluso: "Siamo la prima regione in Italia ad avere determinato un intervento in favore delle famiglie disagiate con un impegno di cento milioni di euro. Ne abbiamo già erogati 30, i fondi vanno spalmati nel corso dei mesi: non sono cento milioni di illusioni ma di risorse e su 390 comuni siciliani 320 hanno già detto sì firmando la convenzione, mentre 297 hanno già ricevuto l'ok all'erogazione". 

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