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Da Palermo a San Patrignano, trasferta romagnola per 27 cani

In attesa che venga restaurato il canile comunale, gli animali saranno accolti nella struttura di Coriano che si occupa del recupero psicofisico dei tossicodipendenti. L'assessore Barbera: "Purtroppo in città esiste ancora l'emergenza randagismo"

Che cosa succede se un cane finito in canile (a Palermo), perde anche quel poco di sicurezza perché la struttura chiude per ristrutturazione? Qualcosa di incredibile e di non banale in un nazione come la nostra che forse soffre per la crisi economica ma non per la buona volontà delle persone. E' così che in questo week end i volontari della "Associazione squadra a 4 zampe" si sono fatti carico di andare a prendere 27 cani del canile di Palermo per portarli nella comunità di San Patrignano (Coriano, Rimini) in attesa di adozione. Ad accompagnarli un responsabile della "Associazione squadra 4 zampe onlus" di Milano e due ragazzi in formazione nel canile di San Patrignano.

Si tratta di un gruppo di cani di razze differenti proveniente dalla sede del canile comunale di Palermo, che a breve chiuderà i battenti per una completa ristrutturazione dello stabile. Proprio per questa necessità di rinnovo dei locali, il comune di Palermo ha lanciato nei mesi scorsi un appello ad associazioni e altri comuni per dare ospitalità agli animali attualmente ricoverati nella struttura favorendone l’adozione. Un appello a cui ha risposto l'associazione milanese coinvolgendo il canile della comunità, che da sabato è diventato la nuova casa per i 27 animali in cerca di famiglia. Già sottoposti ai necessari controlli veterinari, i cani saranno infatti ospitati nella struttura della comunità sino alla loro adozione, di cui si sta già occupando l’associazione milanese come lo stesso canile di San Patrignano. Una volta dati in adozione i primi cani, potranno arrivarne altri da Palermo, avendo la comunità messo a disposizione 27 posti per l’intera durata del 2014. Il tutto secondo quanto stabilito dalla convenzione siglata tra l’Associazione squadra 4 zampe e il comune di Palermo, che si fanno carico delle spese di trasferimento e mantenimento.

"Abbiamo deciso di accogliere la richiesta di collaborazione del comune di Palermo - spiega il presidente dell'associazione Andrea Lo Verde -, forti della consapevolezza di aver ormai instaurato un profondo rapporto di collaborazione con la comunità di San Patrignano. Qui i cani della nostra associazione trovano asilo e vengono seguiti dai ragazzi e dai loro responsabili permettendo un pieno recupero psicofisico. Il nostro principale obiettivo è poi l’adozione e attraverso colloqui pre-affido e controlli post-affido tentiamo di affidare ogni cane alla famiglia giusta, cercando di capire al meglio le caratteristiche caratteriali del cane, inserendolo nel nucleo famigliare più adatto. Inoltre tutti i nostri protetti vengono affidati una volta sterilizzati, con vaccinazioni e microchip".

Soddisfatto anche l’assessore ai "Diritti degli animali" del comune di Palermo, Giuseppe Barbera: "La Comunità di San Patrignano è nota per la serietà e l’impegno profuso in tanti anni di attività nel sociale e per avere individuato, nell’importanza del rapporto con gli animali, uno strumento utile nel percorso di recupero dei suoi ospiti. Sono certo che i nostri cani verranno accuditi nel modo migliore e che molti di essi troveranno un padrone affettuoso. Purtroppo a Palermo l’emergenza randagismo è ancora un dato di fatto ma attraverso campagne di sensibilizzazione e di sterilizzazione stiamo lavorando per arginare il fenomeno. La ristrutturazione del canile municipale ci consentirà di lavorare meglio e di potere dedicare più spazi alla salute e al benessere dei cani. Nel frattempo ci conforta la certezza di aver affidato in buone mani i nostri amici animali grazie a questa associazione".

Oltre che un aiuto agli animali in attesa di una nuova famiglia, il progetto rappresenta un’ulteriore occasione di formazione per alcuni ragazzi in percorso all’interno del canile. "Abbiamo risposto con entusiasmo alla richiesta di collaborazione ricevuta dall’Associazione squadra 4 zampe – spiega Gianni Fornari, responsabile del settore – perché si tratta di un modo per coinvolgere i ragazzi in progetti ed esperienze costruttive. Due di loro hanno seguito tutto l’iter di trasferimento e registrazione degli animali, mentre tutti gli altri saranno attivamente coinvolti nella cura degli animali così come nei percorsi di adozione".

Tra i primi settori di formazione nati all’interno di San Patrignano, il canile permette ai ragazzi in percorso di sviluppare una professionalità legata al mondo animale, superando al tempo stesso, nel rapporto quotidiano con i cani, fatto di affetto, cura e attenzione, la paura di gestire una relazione, le fragilità e le diffidenze che ogni tossicodipendente ha nei confronti del prossimo. La Comunità, che attualmente ospitata gratuitamente 1.300 ragazzi, ha inoltre avviato nella sua sede di San Vito Pergine un settore di formazione professionale per addestratori di cani per l’assistenza ai disabili.

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