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Cronaca

Operai con lo yacht e facoltosi nullatenenti: Riscossione Sicilia scova i grandi evasori

La società ha effettuato dei controlli individuando 800 grandi evasori in tutta l'Isola. Nel capoluogo siciliano un'imbarcazione di lusso è intestata a un operaio; un ragazzo di soli 23 anni ha invece un'esposizione debitoria di oltre 30 milioni

Uno yacht del valore di oltre 3 milioni di euro risulta intestato a un operaio; un ragazzo di soli 23 anni ha invece un'esposizione debitoria di oltre 30 milioni di euro con il fisco. Sono alcune delle incongruenze emerse, nella sola città di Palermo, dalla società Riscossione Sicilia. I dati sono stati resi noti dal presidente della società Antonio Fiumefreddo.

L'attività ispettiva, che sarà oggetto di un esposto alla procura, ha permesso di scovare 800 grandi evasori in Sicilia, per un'evasione complessiva di un miliardo di euro. "In Sicilia i contribuenti che dichiarano più di mezzo milione di euro in regola con il fisco sono il 3,66% - ha detto Fiumefreddo -  il resto, circa 1.300 soggetti, non pagano".

"Con il recupero di un miliardo di evasione l'aumento del pil si attesterebbe intorno all'1,25%.  - ha detto Fiumefreddo - Questi evasori, ed è il dato più inquietante, operano nel settore ortofrutta, pesce, trasporti, nettezza urbana, movimento terra, onoranze funebri". "Ci sono ovviamente anche i grandi professionisti - ha continuato Fiumefreddo - ma negli esempi appena citati si tratta di attività nate dalla necessità di evadere il fisco per riciclare il denaro. Il reato, dunque, non è solo finanziario. Vi faccio alcuni esempi. A Catania abbiamo trovato un soggetto di 28 anni che non ha una storia imprenditoriale alle spalle e non e' figlio di imprenditori ma nonostante ciò ha un carico di debiti per 85 milioni di euro. In questo caso si tratta probabilmente di un prestanome. In un paesino della provincia etnea un aereo di otto posti da 12 milioni di euro, non dichiarato e che vola parecchio, è intestato a una signora proprietaria di un bar".

Fiumefreddo ha spiegato che: "C'è chi dichiara e poi evade e non paga, perché è sicuro che la Riscossione non lo raggiungerà mai oppure che non dichiara del tutto. Poi c'è, e questo ci inquieta, una grande percentuale di soggetti che appaiono dei prestanome e cioè soggetti nullatenenti e che in qualche caso hanno un carico che singolarmente supera i 50-60 milioni di euro. Questo significa che dietro c'è un'attività di riciclaggio e in Sicilia non lo fa il poveraccio. "Adesso - ha aggiunto -  Riscossione procederà in base a quanto prevedere la legge, e cioè sequestri, confische per equivalente. Le somme saranno restituite alla Regione. Pensiamo di recuperare nel primo anno almeno il 20%. Sono progetti che bisogna mantenere negli anni, per evitare che la Sicilia continui a essere un paradiso fiscale ad altissimo grado di impunità".

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