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Venerdì, 29 Marzo 2024

VIDEO | Carrozze, bombette e Kim Rossi Stuart: Il Gattopardo a Palermo, entriamo nel set "ottocentesco"

Via Matteo Bonelli e poi ancora Palazzo dei Normanni e Palazzo Comitini: sono alcuni dei luoghi scelti per la serie tv ispirata al romanzo di Tomasi di Lampedusa. Lagalla: "Vogliamo favorire le imprese locali, pensiamo a un cineporto per la città"

Indietro nel tempo senza una macchina del tempo. Bastano Netflix, la storia del Gattopardo e il Cassaro con una colata di terra e alcune carrozze a catapultare tutti nella Palermo del Risorgimento. Per le riprese della serie tv ispirata al romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che negli anni '60 diventò anche un celebre film di Luchino Visconti con Claudia Cardinale e Alain Delon, via Matteo Bonelli è stata trasformata in un set. 

Le riprese della serie "Il Gattopardo"

Le riprese di uno dei sei episodi prodotti da Indiana Production e Moonage Pictures, che ha avuto come ambientazione proprio la via di fianco alla Cattedrale, sono finite ieri sera dopo essere iniziate lunedì all'alba. Oggi la troupe si è spostata all'interno di Palazzo dei Normanni e nei prossimi giorni sarà anche a Palazzo Comitini. Palazzi e luoghi di un'epoca raccontata magistralmente nel romanzo che diventò uno dei più importanti best seller del dopoguerra e tutt'oggi è in cima ai romanzi più popolari del paese. 

I protagonisti saranno interpretati da Kim Rossi Stuart, Benedetta Porcaroli, Saul Nanni e Deva Cassel, con un casting che contempla oltre 2.500 comparse locali. I commercianti e i residenti della zona, intanto, si sono goduti una piccola anteprima. "Bello che si dia lustro alla nostra terra". I fan nel frattempo hanno provato a strappare un selfie a Kim Rossi Stuart: "E' davvero bello, molto cortese e alla mano - racconta Giuliana a PalermoToday -. Nessuno di noi però si è potuto avvicinare per una foto". 

Foto e riprese sono state assolutamente vietate. Chi ha potuto ha rubato scatti dai balconi, come quello di Palazzo Asmundo. "Tutto bellissimo - conclude Giuliana - ma l'uso della terra per coprire il pavimento, visto che già c'era il basolato, non è spiegabile". La produzione ha coinvolto, inoltre, una considerevole quantità di maestranze locali. 

Intanto la serie di Netflix ha portato l'amministrazione comunale a fare delle riflessioni sulla città e il suo potenziale cinematografico. "Palermo e la Sicilia - ha detto il sindaco Roberto Lagalla a margine di una conferenza stampa - è in pista per l'acquisizione di riprese cinematografiche. Il punto è che facciamo girare gli esterni, ma non abbiamo un know-how per favorire imprese cinematografiche locali. Per questo, nella programmazione 2026-2027, c'è l'idea di un "cineporto", ovvero una struttura di assistenza tecnica alla cinematografia, un ausilio che ci permetta di fornire la strumentazione necessaria ad acquisire alcune immagini dall'interno".

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