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Rotaract Club Montepellegrino: "Con il rifugio minimo consegnato ai senzatetto un riparo ecocompatibile"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Facile da montare, facile da trasportare, duraturo e poco costoso per essere realizzato: questi sono stati i punti fermi che hanno guidato la progettazione e la realizzazione del rifugio minimo, un progetto iniziato nell’anno sociale 2019 che, nonostante i rallentamenti dovuti alla pandemia da Covid, ieri ha visto la prima tappa della consegna ai primi senzatetto.

La soluzione trovata per poter offrire un rifugio è stata combinata anche con l’esigenza di ottenere un prodotto ecocompatibile, ed è per questo che è stato scelto il cartone. La volontà di realizzare dei rifugi per senzatetto è stata del past president del club, Daniele Proietti, che ha scelto come progetto dell’anno il rifugio minimo.

Si è partiti da un primo progetto elaborato dall’architettoGiuseppe Barocchieri, all’epoca consigliere ed oggi presidente del club. Ne sono stati prodotti tanti rifugi per senzatetto, ma non con tutte queste caratteristiche insieme. Il risultato della progettazione e dei vari prototipi ha portato alla forma definitiva, ossia un prisma pentagonale composto da quattro elementi: tre portanti che costituiscono sia la struttura che l’involucro ed un quarto costituito dall’elemento di chiusura.

“Ogni rifugio ha una dimensione in lunghezza di circa 2 metri per 90 centimetri di altezza e la forma è stata progettata a partire dalle dimensioni dell’essere umano - spiega il progettista Barocchieri - la forma del pentagono ci ha consentito di avere il giusto spazio nei punti giusti in cui era necessario, senza avere spreco di materiale. Ogni rifugio è realizzato in cartone alveolare con uno spessore da un cm, resistente e durevole ed il montaggio avviene in modo semplificato attraverso incastri e cordonature nei vari pannelli. Ogni rifugio ha una adeguata resistenza all’acqua ed una volta terminato il ciclo di vita utile di ciascun elemento può essere riciclato per produrne di nuovi.".

Un progetto che parte dalla città di Palermo ma che grazie alle sue caratteristiche potrà essere esportato ovunque ce ne sia bisogno. Nei prossimi giorni verranno distribuiti anche gli altri rifugi prodotti per raggiungere quanti più senzatetto possibile per permettere di trascorrere le fredde notti invernali al riparo all’interno di un rifugio minimo.

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