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Emergenza rifiuti, i sindacati a Orlando: "Nessuno pensi di imbavagliarci"

Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel, Ugl e Fials rispondono così alla lettera ai cittadini del sindaco Leoluca Orlando sulla vertenza Rap e annunciano una conferenza stampa "per spiegare ai cittadini le vere ed uniche oggettive motivazioni delle assemblee"

"A chi pensa di imbavagliare il diritto dei sindacati di tutelare i lavoratori con le minacce più o meno velate o con la riproposizione della solita solfa populista arricchita da una variegata aggregazione di episodi, omini e anche epoche differenti fra loro, utilizzati al solo fine di apparire come unici depositari della verità, il sindacato risponde di non avere alcuna preoccupazione. Continueremo a richiamare alle loro responsabilità, coloro i quali non si preoccupano minimamente di migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori, di tutelare la loro salute, di consentirgli di svolgere il servizio con mezzi che non siano tenuti in piedi dal ferro filato, tutti fatti documentati da foto". I sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel, Ugl e Fials rispondono così alla lettera ai cittadini del sindaco, Leoluca Orlando, sulla vertenza Rap.

Le sigle annunciano per la prossima settimana una conferenza stampa "per spiegare ai cittadini le vere ed uniche oggettive motivazioni delle assemblee, e ribadiamo assemblee solo di due ore, chiaro segno di un azienda che non è organizzata bene, che non è strutturata adeguatamente, dotata di pochi mezzi che non ha avviato percorsi di fidelizzazione con i lavoratori, e che con sole due ore di assemblea va in tilt". "Il tema quindi - aggiungono i sindacati - non sono le assemblee perchè come dimostrano le cronache dei giorni precedenti, la città mostrava già evidenti problemi di tenuta igienico-sanitaria, piuttosto quello che cerchiamo di mettere in evidenza: la mancata capacità di rendere normale l'azienda igiene ambientale della città. Qualcuno pensa di ricostruire la storia dell'Amia in modo diverso da quello che le cronache di allora, oggi fatti processuali ci hanno mostrato, Amia è fallita perchè i comuni e gli Ato della provincia che conferivano a Bellolampo, non hanno versato 80 milioni di euro, e' fallita perche' l'amministrazione comunale di allora impose la cessione di alcuni dei servizi ad altre aziende della sfera comunale, senza preoccuparsi di garantire se tutto cio' rompesse l'equilibrio economico-finanziario dell'Amia".

"La vecchia azienda è fallita - dicono i sindacati - perchè la gestione era troppo rispondente alle logiche politiche del socio unico, sembra quasi un dejavu. Se il primo cittadino è a conoscenza di altri episodi, chiarisca e faccia i nomi dei responsabili. C'è chi parla di fallimento ma c'è chi il fallimento lo ha veramente vissuto insieme alle proprie famiglie, noi - proseguono i sindacati - abbiamo il diritto di sentirci preoccupati e lo dimostriamo nel rispetto delle regole, e le assemblee sono un diritto previsto, così come i rappresentanti dei lavoratori fecero nel 2008 con il corteo che portò in piazza mille operatori ecologico".

"Non ci sottraiamo e non ci siamo sottratti al confronto, a chi definisce i sindacati irresponsabili - concludono -, ricordiamo che l'azienda ancora prima delle assemblee aveva fatto pervenire una convocazione per la giornata del 26 marzo, risoltasi con un nulla di fatto proprio per l'assenza del presidente di Rap. Saremo certamente presenti all'incontro di martedì prossimo, ma non vi e' alcun dubbio che la seconda fase della procedura di raffreddamento è avviata e toccherà quindi alla Rap rispondere con fatti concreti, alle problematiche economico-finanziarie, di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori, di tenuta di tutti i servizi, dare le rassicurazioni che ci aspettiamo per contribuire, come sempre facciamo, a tenere pulita questa città ovviamente con quella dotazione strutturale in termini di mezzi e attrezzature, che certamente non dipende dalla volontà dei lavoratori".

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