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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Rifiuti, Orlando invoca la "responsabilità di cittadini e lavoratori Rap"

Aumento Tares, sacrifici per i dipendenti dell'azienda, richiami al senso civico, "consigli" per l'azienda ed una breve analisi sul passato, fatto di irrazionalità, falsi in bilancio e clientelismi. Ecco il testo della lettera aperta

Invoca "onestà e responsabilità", rivolgendo un appello a tutti i cittadini ed i lavoratori delle aziende Amia fallite. Il sindaco Leoluca Orlando ricostruisce le vicende che, dalla costituzione dell'azienda ad oggi, hanno portato allo stremo l'emergenza rifiuti. Roghi e cassonetti rovesciati sono ormai all'ordine del giorno. E con una lettera aperta spiega quella che è, forse, l'unica certezza: "Una cosa è chiara: da questa situazione o usciamo tutti o non esce nessuno". Qui di seguito il testo della missiva che il Sindaco invia a tutti i proprio concittadini.

"La nostra città vive, come troppe volte successo negli ultimi anni, un momento di grave disservizio legato alla raccolta dei rifiuti, alla pulizia e al decoro. Questa situazione di crisi è il frutto del fallimento delle aziende Amia cominciato anni fa, con sprechi, falsi in bilancio e clientelismi dei suoi dirigenti e con la totale mancanza di razionalità delle spese, concentrate sul personale e senza alcun investimento per il rafforzamento strutturale, per la manutenzione dei mezzi, per il miglioramento dei servizi. Una vicenda che ha avuto certamente alcuni colpevoli ma anche tanti complici e beneficiari. La crisi è però anche il risultato e lo specchio del comportamento di tanti palermitani; quei palermitani che non hanno scrupoli ad abbandonare in strada rifiuti ingombranti di ogni tipo, che non fanno la differenziata, che lanciano dal finestrino dell’auto il pacchetto di sigarette vuoto, se non addirittura il sacchetto della spazzatura. Se Palermo negli anni ’90 veniva premiata come “Città riciclona”, oggi la percentuale di rifiuti che viene riciclata non raggiunge il 10%.

Adesso il servizio è svolto dalla Rap, una nuova società costituita e posseduta al 100% dal Comune proprio per rimettere in piedi un servizio e che era al dissesto, per garantire i servizi ai cittadini e per garantire i posti di lavoro che col fallimento Amia erano e sono a grave rischio. La Rap ha temporaneamente affittato mezzi, strumenti e personale dell’Amia dai curatori fallimentari. Perché questo affitto possa trasformarsi in acquisto e si possa quindi avviare un vero piano industriale per la qualità dei servizi, è obbligatorio per legge che sia sottoscritto prima un accordo sindacale aziendale. Se tutto questo è vero, allora tutti, tutti dobbiamo fare uno sforzo di onestà e responsabilità; dobbiamo tutti assumerci l’onere di fare dei passi per uscire insieme da questa crisi. Perché una cosa è chiara: da questa situazione o usciamo tutti o non esce nessuno. Se non si risolverà l’attuale situazione, a pagare le conseguenze saremo tutti, tutti i cittadini di Palermo, tutti i lavoratori dell’Amia. I cittadini di Palermo hanno fatto e stanno facendo da questo punto di vista ciò che è necessario, pagando la Tares che purtroppo ha già un costo più alto della vecchia Tarsu. La Tares pagata dai cittadini deve infatti coprire per intero i costi del servizio.

Sono i due capisaldi dell’azione dell’Amministrazione: nessun posto di lavoro produttivo può e deve essere sacrificato e allo stesso tempo nessun ulteriore aumento delle tasse può essere richiesto. E allora, mentre faccio un appello forte a tutti i palermitani perché siano vigili e responsabili affinché cessino i comportamenti, faccio anche un appello ai lavoratori dell’Amia perché accettino oggi un piccolo sacrificio che è indispensabile per uscire dalla crisi e per tornare a costruire un futuro migliore per tutti. In questo modo, solo in questo modo la Rap potrà sottoscrivere tutti gli atti che sono obbligatori per legge e potrà quindi garantire i servizi di pulizia alla città e la stabilità del posto di lavoro a tutti i dipendenti Amia. Potremo così riprendere insieme un cammino di cui abbiamo già fatto i primi importanti passi: nell’ultimo anno abbiamo, con la Regione, avviato la bonifica e la messa in sicurezza di Bellolampo, abbiamo gettato le basi perché da febbraio parta la raccolta 'porta a porta' differenziata per altri 130.000 cittadini.

La Rap deve rappresentare una azienda efficiente, che ha soldi per il personale ma anche per acquistare nuovi mezzi e curarne la manutenzione, organizzare nuovi e migliori servizi per i cittadini. E' un dovere di tutti verso tutti, per il rispetto della città e per il rispetto ai cittadini, che già sopportano il peso economico ed hanno quindi diritto a servizi adeguati e livelli sempre più alti di vivibilità. Il mio è quindi un appello forte, tanto quanto è forte la volontà di avere un’azienda efficiente senza aumentare la Tares. Se qualcuno per meri calcoli personali ed individualistici tenterà di mettere sotto scacco la città, approfittando anche del periodo natalizio per aumentare i disagi e la pressione nei riguardi dell’Amministrazione sarà una scelta grave ed irresponsabile, che non eviterà vincoli oggettivi con conseguenze automatiche ed avrà come unico risultato un danno per i cittadini e una tragedia per i lavoratori delle aziende fallite".

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