Problemi di orari per la differenziata, commissioni consiliari affogano tra i rifiuti
Quando i cassonetti vengono portati fuori i dipendenti comunali già hanno finito di lavorare. Tre le note già inviate da un dirigente comunale alla Rap. L'assessore Marino: "Adattare servizio alle esigenze"
Le sedi delle commissioni consiliari affogano tra i rifiuti (rigorosamente differenziati). In tre distine note inviate alla Rap, l'azienda che si occupa della gestione dei rifiuti in città, il dirigente comunale Dario Gristina ha messo in luce un problema causato solo dal tempo che passa da quando i dipendenti staccano dal lavoro a quando i custodi degli stabili portano fuori i cassonetti. “Basterebbe adattare il servizio alle esigenze degli uffici”, spiega il neo assessore all’Ambiente ed ex presidente di Rap Sergio Marino.
A vivere il disagio sono il personale e i consiglieri comunali che si dividono tra prima, terza, quarta e quinta commissione. Nelle loro sedi di via Bonanno, via Ugo Foscolo e via Marchese Ugo, i rifiuti si accumulano per giorni sino a quando qualcuno, armato di buona volontà, non decide di caricare i sacconi neri nella propria auto per conferirli altrove. E non è dato sapere, tra l'altro, se vengano rispettate le regole imposte dal Comune perchè nessuno ha modo di controllare. "Non si può chiedere ai portieri interessati - scrive il dirigente - di fare delle eccezioni ritirando i rifiuti delle Commissioni in orari non previsti per il loro incarico. Si ritiene necessario che l’azienda disponga un servizio, con raccolta almeno settimanale, finalizzato alla risoluzione del problema". Non è accettabile che neanche gli uffici comunali - polemizza il consigliere del Pd Salvo Alotta (nella foto a destra) - riescano a fare una corretta raccolta e differenziazione dei rifiuti”:
Il disservizio viene indicato nero su bianco dal dirigente comunale in tre note inviate dal 28 gennaio al 7 marzo scorso. Il personale comunale in servizio presso le varie sedi concluderebbe prima che i custodi dei condomini portino fuori i carrabili. E non potrebbero fare altrimenti per non incappare nelle salate multe degli agenti accertatori. "Come si possono chiedere sacrifici ai cittadini - conclude Alotta - se poi per prima l’Amministrazione rimane inerte? Chiedo che intervenga il sindaco in persona per risolvere questa situazione, mettendo così anche i dipendenti comunali nelle condizioni di poter lavorare in un ambiente salubre e protetto".