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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Uditore-Passo di Rigano / Via Giovanni Palatucci

L'EDITORIALE. Strada chiusa per troppi rifiuti, in via Palatucci trionfa l'inciviltà

La Rap ha dato esecuzione ad un'ordinanza del Comune. Dopo la bonifica sono stati installati dei guard rail per evitare che la via si trasformi nuovamente in una discarica. Un ceffone in faccia a Palermo, mentre l'Amministrazione sta a guardare

Strada chiusa per troppi rifiuti. Succede a Palermo (e dove sennò?), precisamente in via Palatucci: un budello di circa 300 metri che collega via Principe di Paternò con la via Paisiello. Stamattina la Rap ha dato esecuzione a un’ordinanza del Comune del 2013. Gli operai hanno installato dei guard rail alti poco meno di un metro. In questo modo la strada non si potrà più percorrere, ma almeno si eviterà che l’asfalto diventi un tappeto di rifiuti. Insomma, gli incivili hanno avuto la meglio. E la legalità ha perso. Scegliere di chiudere una strada, anche se “poco utile” dal punto di vista della viabilità, perchè non si riesce a trovare una soluzione all’abbandono illegale dei rifiuti, secondo noi è una sconfitta per tutti. Amministrazione, forze dell’ordine e cittadini. Un ceffone in faccia a Palermo.

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La via Palatucci, già via Santuario di Cruillas, è da anni censita come “discarica storica”. Un termine che, ne siamo certi, sul vocabolario non si trova. Fare un elenco di ciò che stamattina si trovava nella via è praticamente impossibile. Vi facilitiamo il compito: pensate ad un rifiuto, c’era. Solo nel 2014 la Rap è intervenuta 10 volte. Dopo poche settimane punto e daccapo. E pensare che ogni volta che l’azienda ha pulito la via Palatucci, le casse comunali si sono alleggerite di 10 mila euro. Almeno secondo  la stima – fatta al ribasso – del presidente Sergio Marino.

E il Comune? Sta a guardare. Anzi, nemmeno questo. Visto che stamattina nessun rappresentante dell’Amministrazione era presente. Era atteso l’assessore all’Ambiente Cesare Lapiana. Atteso, ma mai arrivato. Avremmo voluto chiedergli che fine ha fatto il progetto di urbanizzazione della strada, dove manca l’illuminazione, dove non ci sono le caditoie, dove non sono presenti i marciapiedi. Sul posto solo (non ce ne voglia) il presidente dell’Ottava circoscrizione Marco Frasca Polara. Domande che quindi facciamo attraverso queste righe. Perchè sicuramente la colpa principale è degli incivili. Però se il Comune facesse la sua parte per rendere queste strade-discarica percorribili ai cittadini,  sicuramente sarebbe un buon deterrente.

"Troppi rifiuti", chiude la via Palatucci - foto Campolo

“Un giorno storico”, ha affermato qualcuno stamattina. Per noi invece è un po’ come mettere la polvere sotto il tappeto. Una soluzione tampone in vista di trovare quella definitiva. Sempre che si possa trovare. Le telecamere (annunciate 4 anni fa in pompa magna) sono state un flop. Visto che le multe elevate grazie alla videosorveglianza si possono contare sulle dita di una mano. E la cui “inutilità” è stata confermata su queste pagine anche dall’assessore Lapiana. Oggi il presidente della Rap ha proposto di formare un nucleo speciale di vigili urbani per controllare 24 ore su 24 le aree a rischio. Considerati i costi e l’organico di via Dogali, ci pare una soluzione poco percorribile. Più interessante ci sembra invece l’idea di affidare queste strade alla Rap per trasformarle in isole ecologiche. Una proposta sulla quale si dovrà esprimere il consiglio comunale. Quando non è dato sapere.

Intanto non ci rimane che affidarci alla coscienza civile dei palermitani. Che comprendano che ogni lattina gettata per terra, ogni fazzoletto lanciato dal finestrino dell’auto, ogni sacchetto abbandonato per strada non è altro che un pugno al cuore della città. Che comprendano che il bene comune è anche il proprio. Intanto noi di PalermoToday continueremo a indignarci. Continueremo a pubblicare tutte le vostre segnalazioni che riguardano i rifiuti. Per evitare che l’indignazione si trasformi in fatalismo.

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