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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Si va verso il blocco della raccolta rifiuti, immondizia già in strada: scontro Rap-Regione

Situazione critica in molti quartieri, i mezzi in servizio sono ridotti al lumicino. Come se non bastasse arriva oggi la polemica che vede protagonisti l'assessore all'Energia, Alberto Pierobon, e i vertici dell'azienda

Su circa 1.100 tonnellate di rifiuti prodotti ogni giorno a Palermo, attualmente la Rap ha l'ok a conferirne solo 200 tonnellate da domani nella discarica di Gela. Sta precipitando verso il blocco la raccolta dei rifiuti in città: in molti quartieri i sacchetti dell'immondizia sono già per strada e i mezzi in servizio sono ridotti al lumicino (circa il 10% quelli attivi). E' questo il risultato del blocco dei conferimenti ad Alcamo, dove Rap portava almeno 250 tonnellate al giorno e dell'indisponibilità di altre discariche. Inclusa Bellolampo, dove gli operai della Rap sono riusciti a far ripartire il trattamento di 700 tonnellate di rifiuti nel Tmb ma ancora non hanno liberato del tutto i piazzali dall'immondizia.

Come se non bastasse arriva oggi lo scontro frontale tra l'assessore regionale all'Energia, Alberto Pierobon, e i vertici della Rap. Il presidente Giuseppe Norata e il direttore generale Roberto Li Causi non hanno gradito la sortita dell'esponente della Giunta Musumeci, che ha accusato l'ex municipalizzata di fare pochissima differenziata.

"Ancora una volta dall’assessore regionale Pierobon arrivano slogan sulla raccolta differenziata del tutto avulse dalla realtà che la Città di Palermo e gli altri comuni stanno vivendo - sottolineano il presidente di Rap Norata e il direttore generale Li Causi -. Invece, di atti propositivi per risolvere il problema dei rifiuti da parte dell’Assessore c’è, come al solito, la necessità di attribuire ad altri colpe e responsabilità solo per celare le proprie. La Rap ha presentato il progetto per la chiusura della sesta vasca di Bellolampo nei tempi previsti e quella di qualche giorno fa è stata solamente un’integrazione documentale richiesta dagli uffici dell’Assessorato Territorio e Ambiente che hanno prontamente ed efficacemente dato la loro collaborazione alla Rap approvando il progetto di chiusura finale della sesta vasca già trasmesso per le necessarie valutazioni al Comitato Tecnico Scientifico dell’Assessorato Territorio e Ambiente".

I vertici della Rap attaccano: "Evidentemente l’assessore Alberto Pierobon non è stato adeguatamente informato di come sono andate le cose e continua a scaricare su altri le proprie responsabilità. Siamo pronti a collaborare con tutte le istituzioni ma, per rispetto dei cittadini, è arrivato il momento che si esca dalla logica degli slogan”. 

“Palermo si ritrova in una drammatica ma, purtroppo, prevedibilissima emergenza – continuano Norata e Li Causi – che presto coinvolgerà tutta la Sicilia per un unico motivo: la mancanza degli impianti e di un’adeguata pianificazione. Ascoltiamo a più riprese slogan sulla generica necessità di aumentare la differenziata, ma anche se tutti i Comuni siciliani di colpo diventassero virtuosissimi non ci sarebbero impianti in cui conferire la raccolta, solo qualche mese fa i Comuni non sapevano dove portare la frazione umida della raccolta differenziata per mancanza di impianti di compostaggio. In queste settimane la Rap ha avuto una piena, efficace e celere collaborazione con l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, spiace che lo stesso non si possa dire dell’Assessorato guidato da Pierobon".

Il presidente e il direttore generale Rap sottolineano che "c’è l’assoluta certezza della sensibilità e dell’impegno del Direttore Foti che in questi giorni ha cercato di mettere “pezze” ad un sistema che sta collassando per colpe non sue nè certamente di RAP. Sulla sesta vasca è già arrivata la prima approvazione del progetto da parte degli uffici dell’Assessorato Territorio e Ambiente e adesso la pratica è al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico”. “A questa celerità dell’Assessorato Territorio e Ambiente si accosta l’opposta condizione degli Uffici guidati dall’Assessore Pierobon che dopo 33 mesi ancora non ha posto in essere le procedure per realizzare la settima vasca”.

“Le difficoltà che Palermo affronta in questi giorni – spiegano i vertici Rap – così come altri Comuni del Palermitano, esigono che la Regione intervenga celermente per evitare il collasso del sistema. La Sicilia non ha un piano rifiuti, quello presentato a inizio 2019 è stato giudicato dal Ministero come ‘incongruente’, ‘privo di dati’, per non parlare del fatto che ‘a livello programmatico importanti decisioni sono rimandate a future valutazioni e non si comprende quale sia il percorso per raggiungere alti livelli di raccolta differenziata’. Una responsabilità che non è certo dei Comuni”.

I vertici di Rap stigmatizzano poi le affermazioni gravissime dell’Assessore Pierobon il quale evidenzia che “ad Alcamo il problema nasce con la scoperta di una presunta irregolarità nell’autorizzazione di un impianto” ma allo stesso tempo Norata e Li Causi ricordano allo stesso Assessore che a rilasciare dette autorizzazioni agli impianti privati sono stati i suoi uffici.  “Vogliamo ricordare all’Assessore – concludono Norata e Li Causi – che la Rap è una società a totale partecipazione pubblica e che Bellolampo è l’unico grande impianto pubblico della Sicilia: avevamo chiesto di non conferire più nell’impianto di Alcamo, ma siamo stati costretti a farlo dallo stesso Assessorato che sembra essersi accorto, di colpo, che le carte non erano in regola. L’incremento della raccolta differenziata è uno degli obiettivi di Rap, ma ribadiamo che servono gli impianti.

Tutti gli impianti per incrementare la raccolta differenziata sono stati condivisi ed inseriti nel Piano d’ambito della SRR Palermo Area Metropolitana che lo ha presentato all’Assessorato all’Energia - nel mese di Ottobre 2019 – ma, da allora, gli Uffici dell’Assessore Pierobon non hanno dato alcuna notizia".

"Anche i turni di raccolta della differenziata sono saltati - dichiara il presidente dell'Ottava circoscrizione Marco Frasca Polara -. E' evidente che le difficoltà e i ritardi della Rap legati alla discarica di Bellolampo si stanno ripercuotendo anche sulla raccolta differenziata. Davvero una beffa. A un'emergenza sanitaria non può aggiungersi un'emergenza rifiuti a causa degli scontri tra Regione e Comune. In questa fase così delicata per la Sicilia servono più che mai senso di responsabilità, impegno e collaborazione tra istituzioni. Basta coi litigi".

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