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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Rifiuti abbandonati per strada: i palermitani incivili costano 4 milioni all'anno

Viaggio nella città delle discariche abusive. Ogni mese 20 mila ingombranti disseminati su tutto il territorio comunale. Il presidente della Rap: "Comportamenti criminali". L'app e i dubbi dei cittadini: "Dopo le segnalazioni non viene fatta pulizia"

Il recupero dei rifiuti abbandonati illecitamente costa alla Rap 4 milioni di euro all'anno. Dagli ingombranti accatastati per strada ai sacchetti d'immondizia infilati dentro i cestini gettacarte o lasciati ai piedi delle campane di vetro (soprattutto nelle zone del "porta a porta"), l'inviciltà di certi palermitani non ha limiti di fantasia. Ma soprattutto pesa sulle tasche dei contribuenti, perché la cifra monstre spesa dalla Rap proviene dalla Tari. Quindi la paghiamo tutti noi (o meglio, i palermitani onesti). "Soldi che - esordisce il presidente della Rap, Roberto Dolce - potrebbero essere impiegati per migliorare il servizio e per ridurre la stessa Tari".

Ogni mese 20 mila ingombranti abbandonati per strada

Il fenomeno negli anni è cresciuto a dismisura: ogni mese sono in media 20 mila gli ingombranti che vengono disseminati su tutto il territorio cittadino, il picco è stato toccato a marzo scorso quando si sono verificati 23 mila abbandoni. La Rap, nel suo sito internet, ha da poco attivato una sezione nella quale è possibile visualizzare una mappa interattiva, con tanto di foto e geolocalizzazione, degli ingombranti abbandonati. Circoscrizione per circoscrizione, quartiere per quartiere o nell'intera città. Un vero e proprio viaggio multimediale nella città delle discariche abusive. Da un anno inoltre esiste un'app segnalare non soltanto gli ingombranti, ma tutti i rifiuti non conferiti correttamente e le situazioni di grave criticità. Fortemente voluta dal presidente Dolce, l'app rappresenta uno strumento in più per mettere in collegamento i cittadini - quelli virtuosi, s'intende - e l'azienda.

Dalla segnalazione all'intervento: ecco come funziona l'app

Ma qual è l'iter dopo che il cittadino ha fatto scattare la segnalazione dal suo smartphone? La richiesta viene inoltrata al settore competente e poi smistata agli operatori ecologici. "Ogni intervento - afferma Dolce - viene fatto compatibilmente con la disponibilità di mezzi, uomini, risorse e in base alle possibilità di conferimento". Ergo, la Rap è costretta a cantar messa con quello che ha. In più, nella raccolta dei rifiuti deve attenersi a precise disposizioni. Ad esempio: il conferimento di un ingombrante è soggetto agli orari delle piattaforme in cui vengono stoccati. E ancora: c'è un contratto di servizio sottoscritto con il Comune che regola in modo diverso la pulizia di ogni luogo della città e che, solo in casi eccezionali, può essere bypassato. "L'app tuttavia - tiene a dire Dolce - ci sta aiutando a capire i comportamenti dei palermitani ed a riorganizzare il nostro servizio laddove non è particolarmente efficiente".

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I dubbi degli utenti: "Tempi biblici per rimouovere i rifiuti" 

Chi la usa però non sempre ha riscontri sull'effettiva pulizia dopo le segnalazioni, malgrado la Rap comunichi di aver svolto l'intervento. I motivi possono essere molteplici. A spiegarli è sempre il presidente Dolce: "Nella maggior parte dei casi ci arrivano delle segnalazioni plurime. Non essendoci un unico mezzo che può effettuare tutti i tipi di servizi, dalla foto s'individua l'intervento prevalente". I cittadini però denunciano ritardi: sia alla redazione di PalermoToday che a Rap tramite l'account Twitter, sono numerose le lamentele pervenute. "Ho segnalato rifiuti ingombranti in strada, ma per due settimane non ho ricevuto risposte",  scrive su Twitter Laura Landino. "Ho fatto due segnalazioni su via Arturo Maira nei giorni del 5 e 11 giugno. Mi sono arrivate due mail - aggiunge Calogero F. - nelle quali si dice, sia il 7 sia il 16 giugno, che hanno effettuato spazzamento e diserbo. Ma gli operatori ecologici qui non si sono mai visti. Mi sento preso in giro". Stesso "cortocircuito" in via dei Cantieri, dove i marcipiedi appaiono quotidianamente come degli immondezzai. "Ho segnalato una discarica a cielo aperto - racconta Diego Contino - in largo Villaura il 27 aprile, tre giorni dopo e poi ancora il 4 maggio. Fino a giorno 7, divani, armadi e tutto il resto erano ancora lì".

Dolce: "Comportamenti criminali, i cittadini vanno educati"

Roberto Dolce-3Fino ad arrivare ai giorni nostri. Da oltre cinque giorni in via dei Cantieri campeggiano rifiuti di ogni genere all'angolo con via Aloisio Juvara. Situazioni analoghe si verificano in tutta la città, facendo emergere un dato incontrovertibile: lo scarso senso civico dei palermitani. "I cittadini vanno educati - sottolinea il presidente della Rap -. Assistiamo continuamente a comportamenti criminali. La migliore azienda d'igiene pubblica del mondo non potrebbe contrastare un fenomeno di così grossa portata".

Galatioto: "Servirebbero 800 pattuglie al giorno"

La Rap sostiene di fare la propria parte sia in termini di raccolta rifiuti che rispetto alle comunicazioni inviate alla polizia municipale: “Per quanto riguarda gli ingombranti - afferma Dolce - periodicamente inviamo un report alla polizia municipale”. Il vicecomandante Luigi Galatioto, sottolineando lo sforzo fatto dai propri uomini per reprimere il fenomeno, sembra quasi alzare bandiera bianca. “Abbiamo un nucleo apposito che prende in carico le tante segnalazioni che ci arrivano, sia dalla Rap che dai cittadini. Se consideriamo che ci sono circa 200 siti censiti per l’abbandono dei rifiuti, ci servirebbero 800 pattuglie al giorno l’intero territorio per coprirli e tenerli sotto controllo”. 

Solo 6 telecamere per scovare gli incivili

luigi galatioto-2Secondo Galatioto è necessaria una rivoluzione culturale per debellare gli "sporcaccioni": “Abbiamo notato che nella zona di Parco dei Principi e in via Galletti, molte persone che arrivano dalla provincia vanno a gettare i rifiuti lì, e non sempre nei cassonetti. Qualche giorno fa abbiamo elevato 18 sanzioni in un’ora e mezza. Quanti sanno che la domenica non si possono conferire i rifiuti? Il fenomeno è troppo capillare e la repressione, da sola, non è sufficiente”. Sulle discariche in strada o l’abbandono di ingombranti, poi, la partita più dura. “Pensare di piazzare delle telecamere fisse non è possibile perché, una volta installate, gli incivili si sposterebbero di qualche centinaio di metri e saremmo punto e a capo. Noi interveniamo con sei dispositivi di due tipologie differenti: videocamere che riprendono fino a 200 metri e videocamere che possiamo controllare a distanza”.

Le sanzioni dei vigili urbani nel primo semestre 2017

I numeri comunicati dalla polizia municipale tracciano un quadro impietoso. Nei primi sei mesi del 2017, stando ai dati ufficiali trasmessi dal comando di via Dogali e relativi solo a uno dei due nuclei specializzati, sono stati eseguiti 857 gli accertamenti sulla raccolta differenziata che hanno portato a 197 verbali di contestazione. Mentre sono 723 gli accertamenti per l’abbandono di rifiuti su suolo pubblico e 206 le sanzioni. Le violazioni stanate dalle telecamere sono 57, a cui sono seguiti solo 23 verbali. Nove gli autocarri posti sotto sequestro per trasporto illecito di rifiuti, appena 400 le sanzioni comminate per l’abbandono di ingombranti e 11 le persone denunciate. Gli importi delle multe variano da un minimo 333,34 euro ad un massimo di 3.100 euro. Per chi abbandona gli ingombranti si applica la sanzione minima, il che suona quasi come un paradosso. La massima, invece, riferiscono i caschi bianchi viene comminata "agli autocarri che trasportano rifiuti senza il prescritto formulario".

Cosa è successo nel 2016: i dati del bilancio sociale

Anche i dati per l’anno precedente, estrapolati dal bilancio sociale del Comune, lasciano intendere che la strada da percorrere per eliminare il “problema rifiuti” è ancora lunga: 624 verbali (pari a complessivi 31.200) a fronte di 1.709 accertamenti sulla raccolta porta a porta, 240 verbali (pari a 40 mila euro) su 1.201 accertamenti per abbandono di rifiuti su suolo pubblico. Sono state 37 le multe comminate grazie all’utilizzo delle telecamere su 287 accertamenti effettuati. E poi ancora: 265 i controlli sulle discariche (in 21 delle quali è stato trovato amianto) e il trasporto di rifiuti; 44 le persone denunciate penalmente all’autorità giudiziaria e solo 85 i metri cubi di rifiuti illecitamente abbandonati in aree e sequestrati. Particolare attenzione è stata data a via dell’Arsenale e via Crociferi: nella prima sono stati effettuati 33 controlli con l’ausilio della videosorveglianza che hanno portato a 9 verbali di contestazione; nel secondo, invece, a fronte di 41 controlli con le telecamere sono 8 le sanzioni elevate.

N.B.: Avevamo chiesto alla polizia municipale dei video a corredo dell'articolo. Immagini di persone riprese dalle telecamere mentre abbandonavano dei rifiuti in strada. Ma dopo la risposta positiva arrivata dal comando di via Dogali, l'ufficio stampa del Comune ha deciso - senza una spiegazione - di stoppare l'invio dei video.

Il direttore Andrea Perniciaro.

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