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Cronaca

Diritti dei rider in primo piano, sportello tutela infortuni al patronato Inca Cgil

I lavoratori saranno assistiti nella presentazione della pratica all'Inail. Il segretario generale di Nidil Cgil, Andrea Gattuso: "I ciclofattorini sono soggetti a incidenti stradali continui oltre al pericolo di aggressioni o furti"

Nella giornata dedicata alla sicurezza nei luoghi di lavoro, Nidil Cgil Palermo pone l'accento sui uno dei lavori più a rischio, quello dei rider. "I ciclofattorini che ogni giorno percorrono le strade della città – dichiara Andrea Gattuso, segretario generale di Nidil Cgil Palermo - sono soggetti a incidenti stradali continui oltre al pericolo di aggressioni o furti, come è accaduto nelle ultime settimane anche nella nostra città.Nidil Cgil, assieme al Patronato Inca, ha pensato di dedicare uno sportello per gli infortuni ai rider (in via Meli) al fine di fornire tutta l'assistenza possibile a questi lavoratori che spesso non sono nemmeno a conoscenza di quelli che sono i loro diritti anche in termini di sicurezza. A questo proposito, ribadiamo l'importanza che le piattaforme del cibo a domicilio distribuiscano ai rider i dispositivi per la sicurezza, così come previsto dalla legge”.

Il sindacato ricorda che dal febbraio del 2020 il nuovo regime assicurativo Inail copre i rider con contratto di lavoro autonomo contro gli infortuni (compreso l'infortunio in itinere) e le malattie professionali. "I lavoratori possono rivolgersi allo sportello dell'Inca – dichiara Alessandra Minutella, che segue lo sportello al Patronato della Cgil - che attiva la tutela del lavoratore all'Inail, chiedendo il riconoscimento dell'indennità temporanea, sostitutiva di quella parte della retribuzione che viene meno per l'assenza dal lavoro, e dell'eventuale danno psico-fisico causato dall'evento, anch'esso indennizzabile dall' Inail (in base al grado di menomazione causato dall'evento) e fornendo, inoltre, assistenza medico-legale. I lavoratori – aggiunge Alessandra Minutella – devono comunicare immediatamente al datore di lavoro l'infortunio, fornendo il numero identificativo del certificato medico di infortunio, la data di rilascio e i giorni di prognosi”.
 

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