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Cronaca Zen / Via Ludovico Bianchini

Allo Zen il ricordo delle Foibe e dell'esodo giuliano-dalmata: "Profughi trovarono protezione in Sicilia"

A fare memoria è il presidente della Regione Nello Musumeci. Cerimonia in via Bianchini dove si trova la villa intitolata ai martiri dell'eccidio. Il sindaco Orlando: "Sono qui perchè l'oblio e il negazionismo sono disumani"

Cerimonia commemorativa questa mattina allo Zen, in omaggio delle vittime delle Foibe. Oggi infatti si celebra la Giornata del ricordo dei crimini che nel dopoguerra furono perpetrati al confine orientale dell’Italia ad opera dei comunisti di Tito e dell’esodo giuliano-dalmata. "Desidero rivolgere un pensiero alle migliaia di vittime di quell’eccidio e - dichiara il presidente della Regione, Nello Musumeci - alla comunità dei loro familiari ed esuli. Molti di quei profughi, raggiunta la Sicilia, trovarono nella nostra Isola pronta e generosa accoglienza e sicura protezione. Ricordare il loro sacrificio, aggiungere tasselli di luce e verità ad una pagina di storia per troppo tempo confinata a forza nell’oblio – se non nella negazione – risponde, oggi più che mai, non a logiche di contrapposizione ideologica ma - conclude il Governatore - alla necessità di rinnovare e consolidare la unanime condanna verso ogni crimine contro l’umanità". In rapresentanza della Regione presente all'iniziativa, organizzata dall'Associazione Venezia Giulia e Dalmazia (Angvd), in via Bianchini, dove si trova la villa intitolata ai martiri, l'assessore ai Beni culturali Samonà. Con lui anche il sindaco Leoluca Orlando. 

Per il primo cittadino ricordare quel massacro "è un atto di umanità perché l'oblio e, ancor peggio, il negazionismo sono disumani", "un omaggio nei confronti di chi ha subito le violenze dei comunisti di Tito che ritenevano di potere affermare con la violenza la loro supremazia". "Essere qui per fare memoria è la conferma del cambiamento di una città che - afferma Orlando - ha scoperto non essere sufficiente la cultura del diritto ma che cerca, ogni giorno, di rispettare i diritti di ogni persona. Troppe volte le leggi sono in contrasto con i diritti. E abbiamo una Costituzione repubblicana, nata dall'antifascismo, che ci autorizza ad affermare i diritti contro le leggi disumane. E' un cambiamento profondo, lo stesso portato avanti dall'Unione europea, straordinario esempio di un'unione di minoranze. Oggi fare memoria delle minoranze è un inno all'Europa che ha saputo superare non solo i confini degli stati ma anche la logica delle maggioranze. La Costituzione repubblicana e l'Unione europea sono la garanzia migliore, nel cammino della città di Palermo, che ha cercato di andare oltre la legge affermando il rispetto dei diritti".

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