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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Calatafimi / Corso Calatafimi

Prestavano soldi e ne pretendevano il triplo, chieste due condanne

Il pm Renza Cescon ha chiesto 6 anni e mezzo per Francesco Sportaro, titolare di un'attività in corso Calatafimi, e 4 anni per Giuseppe Oddo. Per farsi saldare i conti avrebbero minacciato e aggredito le vittime

Chiesta la condanna per Francesco Sportaro e Giuseppe Oddo. Il pm Renza Cescon ha proposto rispettivamente 6 anni e 6 mesi e 4 anni per i due accusati di usura e tentativo di estorsione. Secondo quanto ricostruito dall’accusa i due, a fronte di un debito da 15 mila euro e alla richiesta di dilazione, sarebbero arrivati a pretenderne 50 mila.

L’input alle indagini venne dato dalla coraggiosa denuncia di una vittima. Prima ha raccontato alla polizia le richieste estorsive ricevute e successivamente ha fornito un ampio resoconto sul giro di usura. L’accusa ha ricostruito le richieste avanzate per far saldare i conti con tassi mensili superiori al 10%, condite da minacce e aggressioni.

Le indagini della polizia avevano portato all’individuazione di Sportaro, 44enne titolare di un’attività in corso Calatafimi. Quella sarebbe stata la "roccaforte" degli interessi illeciti dalla quale si è arrivati successivamente al rinvenimento di cospicue somme di denaro e un dossier su prestito elargiti e ancora non ripagati.

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Sportaro e Oddo si sarebbero mossi con una "naturalezza disarmante" nelle dinamiche legate alla gestione del "credito al consumo". Il meccanismo usuraio si sviluppava attraverso una serie di prestiti ripagati con assegni con l’indicazione dell’importo ma non della data. Tutte le volte che le vittime avessero chiesto di posticipare l’incasso dell’assegno, avrebbero dovuto versare gli interessi nel frattempo maturati.

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