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Sabato, 20 Aprile 2024
Inchiesta "Efesto"

Ricettazione e traffico illecito di metalli, scoperto giro d'affari da due milioni: sequestrate due società

Una ha sede a Palermo, l'altra a Carini. Il provvedimento è stato eseguito da carabinieri e guardia di finanza. Secondo gli inquirenti il materiale, rubato a privati ma anche all'Enel, veniva portato negli stabilimento per poi essere rivenduto ad altri gruppi commerciali compiacenti con base a Roma e Bologna e operanti su tutto il territorio nazionale ed estero

Ricettazione di materiali metallici di provenienza delittuosa e traffico illecito di rifiuti. Con queste accuse carabinieri e guardia di ginanza hanno eseguito il sequestro preventivo di due società, una con sede a Palermo attiva nel recupero per il riciclaggio di rifiuti e la seconda con sede a Carini specializzata nel commercio all'ingrosso di rottami metallici. Si tratta della Trinacria metalli srl e della Marino srl. Il provvedimento, firmato dal gip di Palermo, è scattato nell'ambito di un'inchiesta della Dda che ha anche portato al sequestro di beni mobili e immobili per un valore complessivo di circa 1 milione e 100 mila euro. 

Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Cefalù e dalla tenenza della guardia di finanza di Carini, sono durate due anni (da giugno 2017 a giugno 2019) e hanno portato alla luce il presunto coinvolgimento delle due aziende, leader in Sicilia nel settore della rottamazione dei metalli, in un giro di furti di materiale ferroso e ricettazione. La polizia giudiziaria ha documentato presunte cessioni di materiali per un corrispettivo di circa 2 milioni di euro.

In alcuni casi è stato monitorato tutto il "percorso" del materiale. "Partendo dai furti commessi ai danni di privati o di aziende di pubblica utilità (come nel caso della società Enel) - si legge in una nota - si concludeva con il conferimento presso gli stabilimenti delle aziende coinvolte nelle indagini, attraverso ricettatori intermediari. Successivamente, tale materiale sarebbe stato oggetto di vendita ad altri gruppi commerciali compiacenti di maggiori dimensioni con base a Roma e Bologna operanti su tutto il territorio nazionale ed estero".
  
Le indagini hanno portato al sequestro per equivalente delle disponibilità finanziarie rinvenute in capo alle imprese coinvolte ed ai loro amministratori e soci, nonché delle due società e dei beni facenti parte del patrimonio aziendale, per un valore di 1.095.863 euro. Le due aziende sono state affidate a un amministratore giudiziario. 

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