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Cronaca

Questa è un'esercitazione, ricerca e soccorso passano dai cieli all'aeroporto di Boccadifalco

Dal 7 al 10 novembre Palermo ospiterà la Sater, uno dei più importanti addestramenti interforze che si svolgono sul territorio nazionale grazie a un accordo tra il Ministero della Difesa e il corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico

Dal 7 al 10 novembre l’aeroporto di Boccadifalco ospiterà la Sater 2/3-22, una delle più importanti esercitazioni Sar (search and rescue - ricerca e soccorso) che si svolgono sul territorio nazionale, in base ad un "accordo tecnico" tra il Ministero della Difesa e il corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico (Cnsas)  il cui fine è quello di migliorare e standardizzare le procedure comuni in ambito Sar.

L’evento addestrativo, pianificato e condotto dall’aeronautica militare attraverso il rescue coordination centre (Rcc) del comando operazioni aerospaziali (Coa) di Poggio Renatico (Ferrara) con il contributo del servizio regionale Sicilia del Cnsas, avrà lo scopo principale di testare e migliorare le tecniche e le procedure degli interventi di ricerca e soccorso sia a favore di equipaggi di volo militari dispersi a seguito di incidente di volo, che di civili scomparsi in ambiente montano impervio.

All’esercitazione Sater (soccorso aereo terrestre) è prevista la partecipazione di un elicottero HH139B dell’82° Centro Csar (combat search and rescue) dell’aeronautica militare e di altri sette elicotteri dei reparti volo dell’esercito Italiano, della marina militare, dei carabinieri, della polizia, della guardia di finanza e dei vigili del fuoco.

Gli aeromobili saranno rischierati sul sedime dell'aeroporto di Boccadifalco e le attività addestrative si svolgeranno in zone particolarmente impervie dei rilievi montani della Sicilia Occidentale, nell’area montana del bosco della Ficuzza e Rocca Busambra nei Monti Sicani. L’attività di volo è prevista nei giorni 8 e 9 novembre e si svolgerà sia di giorno che di notte, per consentire agli equipaggi di volo e a tutto il personale coinvolto di addestrarsi anche dopo il calar del sole e quindi in tutti i possibili scenari che potrebbero verificarsi in un contesto reale.

Lo scenario esercitativo prevede, inoltre, l’impiego di circa sessanta unità terrestri gestite dalla direzione operazioni superfice (Dos) del Cnsas Sicilia, con il supporto della protezione civile e del corpo forestale della Regione Siciliana e delle squadre terrestri del soccorso alpino della guardia di finanza (Sagf). 

Il coinvolgimento di assetti e personale interforze, interagenzia e interministeriali - cosi come avviene con l’esercitazione Sater - dimostra l’importanza della condivisione di esperienze, personale, mezzi e materiali al fine di sviluppare procedure standard e quindi agire sinergicamente in situazioni d’emergenza reali, nell’ambito delle quali intervenire con tempestività e professionalità sono aspetti essenziali per il buon esito di una missione di soccorso e, quindi, il salvataggio di vite umane.

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