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Cronaca

Inchiesta per bancarotta fraudolenta, torna libero l'ex calciatore Tanino Vasari

Il giudice ha accolto l'istanza presentata dall'avvocato per la revoca della misura cautelare dei domiciliari. L'ex stella del "Palermo dei picciotti" è sotto inchiesta, insieme alle figlie e al fratello, per il fallimento della società Pane, pizza e...srl

Revocati i domiciliari a Tanino Vasari. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato per la revoca della misura cautelare disposta nei confronti dell’ex calciatore, arrestato alla fine di gennaio scorso per bancarotta fraudolenta. Nell’inchiesta sul fallimento della società con cui gestiva il suo panificio Caldo Pane di via Alcide de Gasperi sono coinvolti anche il fratello e le due figlie.

L’attività d’indagine svolta dalla sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri si è concentrata sulla società “Pane, pizza e… srl", dichiarata fallita a novembre 2017, e su altre due società aperte successivamente per mandare avanti l’attività di famiglia. Come ha ricostruito la Procura, dal 2011 la società "avrebbe cessato di curare regolarmente la tenuta della contabilità e di presentare le dichiarazioni periodiche Ires, Iva e Irap”.

A maggio 2013 sarebbe stata spostata la sede dell’azienda da via Alcide de Gasperi 32/D a via Enrico Mattei 17, "indirizzo che è risultato - si legge nell’ordinanza del gip - essere inesistente". Una settimana dopo è stata costituita la Caldo Pane srls intestata ad entrambe le figlie dell’ex calciatore, ciascuna delle quali con il 50% delle quote. Società che nel 2015 avrebbe formalizzato un contratto d’affitto d’azienda con la Pane, pizza e… srl".

Nell’ottobre del 2015, poi, è stata costituita la Caldo Pane società cooperativa con sede in via Alcide de Gasperi. Successivamente una società creditrice avrebbe provato a recuperare la somma di 33.500 euro circa e il tribunale, al termine della procedura, aveva dichiarato il fallimento della Pane, pizza e… srl. Nonostante l’ordine del tribunale gli indagati avrebbero continuato a non presentare le scritture contabili e non si riusciva neppure a trovare l’azienda localizzata formalmente via Enrico Mattei.

Secondo quanto accertato dagli inquirenti l’unico altro creditore noto, per la somma di 589 mila euro, è risultato essere Riscossione Sicilia spa. "Non v’è dubbio - prosegue il gip nella ricostruzione - che Vasari, oltre a dissipare ogni attività della ‘Pane, pizza e… srl’ realizzata nel periodo in cui la società è rimasta attiva pur cessando di tenere una regolare contabilità, ha sostanzialmente distratto l’intero complesso aziendale”, di fatto lasciandola “carica esclusivamente di debiti sulla stessa gravanti".

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