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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

"Restiamo liberi", in piazza Verdi per dire "no" alla legge sull'omotransfobia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

C'è anche Palermo tra le piazze della manifestazione nazionale “#Restiamoliberi. In piedi contro la legge liberticida sull’omotransfobia”, organizzata per sabato 11 luglio in 100 città italiane contro il disegno di legge sull'omotransfobia proposto dal parlamentare e attivista Lgbti, Alessandro Zan. L'appuntamento è fissato per le 17, in piazza Verdi, di fronte il Teatro Massimo.

Come dichiarato dal movimento Cristiani per l'Italia: "L'iniziativa, nel rispetto delle misure di distanziamento sociale e di sicurezza sanitaria, sarà contemporaneamente proposta in altre 100 piazze italiane, per manifestare il dissenso verso questo nuovo reato di opinione contro coloro che promuovono il diritto naturale di ogni bambino ad avere un padre e una madre, o che semplicemente si riconoscono nel principio dell’identità sessuata biologica e non in quello della variegata 'identità di genere', che basandosi sull’auto-percezione, comprende oltre 50 definizion".

"Una mobilitazione che nasce dal basso - continua Cristiani per l'Italia - da tutte le associazioni e i singoli cittadini che hanno a cuore la libertà e la democrazia nel nostro Paese. Non saranno presenti bandiere denominazionali. Tutto questo avviene, malgrado, nell’ordinamento italiano non ci sia alcun vuoto normativo che ostacoli la repressione e la sanzione di atti discriminatori o violenti, contro le persone, sulla base del loro orientamento sessuale: la pari dignità, di tutti i cittadini, è infatti riconosciuta pienamente dall’articolo 3 della Costituzione e sanzionata dall’articolo 61 del codice penale, laddove viene infranta. La legge bavaglio Zan è dunque inutile, anzi pericolosa, figlia di una visione ideologica tesa ad impedire l’agibilità politica di milioni di italiani che si riconoscono nella visione della famiglia naturale, come delineata nella Costituzione".

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