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Cronaca

Contratto di servizio in scadenza, la Reset si ferma: dal 3 gennaio tutti i lavoratori in ferie forzate

Senza un rinnovo dell'accordo con il Comune, dal primo gennaio la società non potrà effettuare nessuna attività e sarà costretta a tenere a casa i 1.270 dipendenti (eccetto un piccolo contingente del 30% addetto a cimiteri e canile). La Cisal: "Disastro annunciato, il sindaco corra ai ripari"

La Reset si ferma, lavoratori in ferie forzate dal 3 gennaio. A fine anno scade il contratto di servizio e senza un rinnovo, dal 2022 la società non potrà effettare nessun lavoro per conto del Comune.

A darne notizia è l'amministratore unico Domenico Musacchia in una nota ai sindacati e al Comune, nella quale viene specificato il blocco di tutte le attività che vedono coinvolti i 1.270 dipendenti dal primo gennaio, eccetto un piccolo contingente di custodi nei cimiteri cittadini (Rotoli, Cappuccini e Santa Maria di Gesù) e di addetti al canile municipale. "La presenza al cimitero e al canile del personale che presterà servizio dall'1 al 3 gennaio - scrive Musacchia - verrà limitata al minimo indispensabile, ovvero il 30%" .

"Un disastro purtroppo ampiamente annunciato e che va assolutamente evitato: chiediamo al sindaco Leoluca Orlando di firmare il rinnovo del contratto evitando che la città rimanga senza servizi, in primis nei cimiteri in cui si bloccheranno le tumulazioni”. Lo dicono il segretario della Cisal Palermo Gianluca Colombino ed Ernesto Greco della Fiadel-Cisal.

"La Reset, a differenza delle altre partecipate, ha un contratto annuale che va rinnovato ogni 12 mesi - continuano i sindacalisti - ma quello vigente scadrà venerdì prossimo e il Comune ha già detto di non poterlo rinnovare entro l’anno. La conseguenza è che i dipendenti saranno posti in ferie forzate, non saranno assicurati i turni di sabato 1 e domenica 2 gennaio e le uniche eccezioni saranno i custodi dei cimiteri e dei canili, oltre al personale addetto alla somministrazione degli alimenti agli animali. I lavoratori e la città non meritano questo trattamento". 

"Considerato che la Reset svolge attività importantissime in tutta la città, dalla sanificazione delle scuole e degli uffici comunali, al diserbo ai cimiteri, - dice Igor Gelarda, capogruppo della Lega in Consiglio - si rischia una ulteriore paralisi in città. Per questa ragione ho condiviso con il consigliere Giaconia una richiesta di una convocazione urgente di una capigruppo, domani pomeriggio, alla presenza dell assessore al Bilancio e del ragioniere generale. Non possiamo tollerare una cosa del genere, sia per i lavoratori della Reset, che non possono essere tenuti sospesi in questo modo, sia per la città ancora una volta penalizzata".

"La delicata situazione in cui versa la Reset, dovuta alla mancata approvazione del bilancio di previsione, mette a rischio i servizi per la città e la serenità dei lavoratori - afferma Concetta Amella (M5S) -. Per questo mi affido al senso di responsabilità dell'assessore al Bilancio, Sergio Marino, che nel corso della sua audizione in terza commissione ha garantito la risoluzione del problema. Con questo andamento, di fatto, dal primo gennaio, Reset non eroghera' più servizi e i dipendenti saranno messi in ferie di ufficio. Il Movimento 5 Stelle sarà sentinella di questa situazione e lavorerà affinché possa essere garantita la continuità ai lavoratori della Reset".

Continuità che, secondo alcuni consiglieri, nelle more del nuovo contratto di servizio, potrebbe essere temporaneamente garantita con l'esercizio provvisorio. Ciò significherebbe per la Reset un corrispettivo proporzionato ad un bilancio in dodicesimi.

Articolo aggiornato alle 17,15 con dichiarazione Concetta Amella (M5S)

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