Reperti archeologici: nel 2020 sequestrati 1.996 "pezzi", in aumento i furti
Lo rende noto il Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale, che traccia il bilancio di un anno di attività in Sicilia. Oltre 6,3 milioni di euro il valore dei beni culturali recuperati dai militari dell'Arma
Sono 1.996 i reperti archeologici sequestrati dal Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale (Tpc) di Palermo nel corso del 2020: un patrimonio con un valore di oltre 6,3 milioni di euro.
Lo si legge in una nota che traccia il bilancio di un anno di attività, che si è concentrata sugli scavi clandestini, sui furti di beni culturali e sulla contraffazione di opere d'arte. Per quanto concerne i furti di beni culturali, i carabinieri registrano un incremento del numero dei reati: i furti commessi nel 2020 su tutto il territorio dell'Isola sono stati 24, a fronte dei 14 del 2019.
Gli obiettivi più colpiti sono stati i luoghi privati e quelli di culto. Sequestrate nel 2020, inoltre, tre opere contraffatte grazie al controllo dei siti dedicati all'e-commerce. I denunciati prevalentemente per furto, ricettazione e contraffazione di opere d'arte sono stati 34.