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Cronaca

Covid, la Regione spinge per stabilizzare i 9 mila precari reclutati durante la pandemia

Si tratta di medici, infermieri, operatori sociosanitari, psicologi e amministrativi. L'assessore alla Salute Ruggero Razza ha illustrato all'Ars il percorso che il governo sta seguendo per far assumere in pianta stabile questi lavoratori: "La soluzione potrebbe essere il Milleproroghe"

Il governo della Regione Siciliana spinge per la stabilizzazione dei circa 9 mila precari reclutati nell'ambito dell'emergenza Covid. L'orientamento è emerso nel corso dell'intervento dell'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza che all'Ars ha risposto a una interrogazione sul tema.

"Il 31 marzo del 2022, se sarà confermata la decisione del governo nazionale, ci sarà la conclusione dello stato di emergenza per il Covid ma questo non significa che finirà l'emergenza - ha spiegato Razza -. Al momento lavoriamo nella commissione Salute della Conferenza Stato-Regioni e chiediamo al governo centrale di inserire nel Milleproroghe, o in altri provvedimenti connessi alla fine dello stato di emergenza, delle norme che possano portare alla gestione dell'emergenza pur al di fuori della dichiarazione dello stato di emergenza".

Razza ha spiegato in Aula che "l'obiettivo è quello di arrivare alla fine di quest'anno salvaguardando l'impianto attuale". Tra i 9 mila precari che in questo momento vedono la loro posizione contrattuale legata al mantenimento dello stato di emergenza ci sono medici, infermieri, operatori sociosanitari, psicologi e amministrativi di supporto alle attività delle Asp e dei tre uffici commissariali istituiti in Sicilia per l'emergenza Covid: Palermo, Catania e Messina.

Le reazioni

“Sono felice che l’assessore Razza abbia cambiato idea in merito alla stabilizzazione dei 9 mila lavoratori impiegati nell’emergenza Covid con varie forme contrattuali, ovviamente a scadenza - afferma il deputato Edi Tamajo di Sicilia Futura-Forza Italia -. Si tratta di personale amministrativo e medico che ha titoli e formazione; che in questi anni di pandemia ha operato con grande spirito di sacrificio. Proprio per questo, da tempo sono convinto che, in funzione del nuovo piano regionale sanitario, rimodulato alla luce dell’impiego delle somme stanziate con la misura sanità del Pnrr, questi precari meritano l’inserimento in un percorso, volto all’assunzione, visto anche le gravi carenze all’interno delle Aziende ospedaliere provinciali. Forza Italia, attraverso i suoi rappresentati nazionali, continuerà a supportare questa battaglia, per il bene della sanità siciliana e dei giovani dell’Isola".

"Questa platea di lavoratori, con grande professionalità e abnegazione, ha servito per oltre una anno la Regione in un momento di storica difficoltà - sottolinea Vincenzo Figuccia, deputato regionale della Lega -. Parliamo di medici, infermieri, operatori socio sanitari, amministrativi e tecnici-informatici che dagli hub vaccinali alle Usca passando per i presidi ospedalieri, hanno assicurato l'erogazione dei servizi nei mesi più bui. Adesso è necessario mantenere questo impianto organico funzionale e sostenibile attraverso le risorse previste dal Pnrr che com'è noto vedrà il coinvolgimento di una serie di profili professionali e al tempo stesso la realizzazione di ben 39 ospedali di comunità per rafforzare l'offerta dei servizi ai cittadini".

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