Nave affondata ai cantieri navali: tecnici, sub (e gru) riportano in superficie la prua
Si tratta della Graziella di proprietà di un privato che si era inabissata per cause ancora da accertare il 16 dicembre scorso. Sull'incidente indaga la Capitaneria di porto
Iniziati i lavori di recupero della nave affondata ai cantieri navali. Dopo circa 20 giorni trascorsi sul fondale questa mattina sono entrate in azione le ditte incaricate, la Nuova Ador.mare e la Atlantis, che hanno “avvolto” lo scafo con dei grossi cavi in acciaio per tirare su la nave grazie ad alcune gru che hanno riportato in superficie la prua.
L’operazione di recupero avviata stamattina potrebbe concludersi, salvo imprevisti, già domani sera. Si tratta di una Graziella di proprietà di un privato che lo scorso 16 dicembre, per cause ancora da accertare, si era inabissata. La nave era stata già messa in sicurezza pochi giorni dopo con l’applicazione delle panne galleggianti per evitare versamenti di liquami o carburante.
I lavori riprenderanno domani, quando gli operai specializzati lavoreranno sulla poppa. Sulle cause dell’incidente sono tutt’ora in corso le indagini della Capitaneria di porto. Sembrerebbe che lo scafo della Graziella sia irrimediabilmente danneggiato e non sarebbe possibile rimetterlo in acqua perché rischierebbe di inabissarsi nuovamente.