Elezioni Rsu alla Fincantieri, reclamo rigettato: confermata la ripetizione delle votazioni
Respinto il ricorso presentato da Fim, Ugl Metalmeccanici e Fiom, confermato il provvedimento del giudice cautelare. La vicenda era sorta dopo l’esclusione dei rappresentanti della Failms poi reintegrati su disposizione del tribunale. Per riaprire le urne però se ne parlerà ormai dopo l’estate
Confermata l’ordinanza cautelare del giudice che prevede la ripetizione delle operazioni di voto per l’elezione dei rappresentanti sindacali unitari alla Fincantieri. Il giudice della quinta sezione civile del tribunale di Palermo, Caterina Ajello, ha respinto il reclamo presentato da Fim, Ugl Metalmeccanici e Fiom contro il provvedimento con cui, a marzo scorso, era stata stabilita la reintegra dei candidati del sindacato escluso dalla commissione elettorale, la Failms, per alcuni presunti vizi di forma. Per il ritorno alle urne delle tute blu appuntamento rimandato a dopo l’estate. Dunque sino ad allora resteranno in carica, per l’ordinaria amministrazione, le rappresentanze sindacali elette all’ultima tornata.
Le votazioni, con crca 400 operai chiamati alle urne, si sono svolte a febbraio scorso. La Failms, non ammessa per volontà della commissione elettorale, si è rivolta al giudice con un ricorso urgente che è stato accolto e notificato circa un’ora prima della chiusura dei seggi. "Oltre al problema dell'identificazione dei lavoratori asserivano anche - spiega il commissario straordinario Carmelo Formica - che la documentazione non fosse stata firmata dalla Rsu in carica e che la nostra sigla sindacale non avesse mai aderito a nessuna confederazione firmataria del Testo unico del 2014. Invece siamo confederati Consafi, abbiamo 30 iscritti nello stabilimento e abbiamo firmato un contratto di secondo livello. Quello di adesso è un pronunciamento storico per la rappresentanza nei cantieri navali sotto il profilo della democrazia e della tutela dei diritti dei lavoratori".
"Il nostro pensiero in merito all'intricata vicenda abbiamo avuto modo di esprimerlo nel corso della stessa. Resta una riflessione - prosegue Formica - figlia dei fatti ai quali, nostro malgrado, abbiamo assistito. Ci sono voluti due gradi di giudizio per tutelare un diritto indiscutibile dei lavoratori costituzionalmente sancito. Per coerenza con quanto argomentato dagli avvocati delle organizzazioni sindacali di controparte, ci aspettiamo che continuino a far valere le loro ragioni nel merito. Perché altrimenti non ci spieghiamo il tempo perso. Altrimenti dovremmo pensare che anziché tutelare un diritto si è cercato di tutelare un interesse".