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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Banda di rapinatori in azione nel Cunese: arrestati tre palermitani 

Due si trovavano già in carcere dallo scorso marzo per una tentata rapina in gioielleria. Grazie ad un'operazione congiunta di polizia e carabinieri le manette sono scattate anche per altri due componenti della banda (un palermitano e il cugino cunese)

Tre palermitani e un cunese in arresto grazie ad un'operazione congiunta di polizia e carabinieri di Cuneo. I quattro malviventi sarebbero i componenti della banda autrice della tentata rapina alla filiale della banca Unicredit di Dronero, nel Cuneese, il 15 febbraio scorso. Fondamentali per l'esito del blitz si sono rivelate le intercettazioni telefoniche tra il basista, residente a Dronero, e il cugino palermitano a capo della banda: al telefono gli parlava di "Una cosa da fare che ci farà passare una bella estate". Il riferimento è alla rapina, poi fallita per via del temporizzatore alla cassaforte. 

La banda tornò in azione un mese dopo, sempre a Dronero, in gioielleria. Un colpo anch'esso finito male, con l'arresto dei due rapinatori palermitani. Samuele Giuseppe Filippone, 18 anni, fu subito bloccato da un carabiniere fuori servizio, poco distante dal luogo della rapina. E il suo presunto complice, Pietro Perez, cinquantenne, fu fermato in serata e trasferito in carcere al Cerialdo. Durante l’assalto il titolare della gioielleria e la madre furono picchiati. Secondo una prima ricostruzione i palermitani avrebbero cercato di legare i due. Nel frattempo la donna però sarebbe riuscita a fuggire in strada e a chiedere aiuto. Alcuni clienti di un bar vicino sarebbe intervenuti in soccorso del gioielliere e sarebbe nata una colluttazione con i rapinatori. I palermitani, che agirono a volto scoperto, si sarebbero poi dati alla fuga a piedi nelle strade del centro storico. Scattato l’allarme, le pattuglie dei carabinieri - arrivate anche da Cuneo - avrebbero passato al setaccio le strade della zona e bloccato il 18enne.

L'analisi delle intercettazioni ha permesso di smascherare anche gli altri due componenti della banda: oltre ai due banditi autori materiali del colpo già in carcere, sono scattate le manette per il basista di Dronero e il cugino palermitano. Il primo si sarebbe occupato di pagare il biglietto del traghetto per i palermitani e di recuperare armi e auto per i colpi.

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