Rapine in banca coi clienti in ostaggio per quasi un'ora: arrestato un palermitano
In manette un uomo di 49 anni. Tra il gennaio e il febbraio del 2020 erano state assaltate prima la Banca di Credito Cooperativo Vicentino, a Soave, nel Veronese e poi la Carige di Legino, in provincia di Savona
Una lunghissima indagine. Poi l'arresto. Incastrata la banda che un anno e mezzo fa assaltò due banche, in manette un palermitano di 49 anni. Nel giro di un mese erano state rapinate prima la Banca di Credito Cooperativo Vicentino, a Soave, nel Veronese e poi la Carige di Legino, in provincia di Savona.
Il primo colpo fu messo a segno il 17 gennaio 2020. I carabinieri riferirono che due uomini verso le 13.30 entrarono con il volto coperto all'interno della banca e, minacciando il personale con un taglierino in mano, si erano fatti aprire le casse e consegnare un ingente quantitativo di denaro, una cifra attorno ai 50 mila euro. Nel corso delle concitate fasi della rapina, all'interno della filiale c'erano un cliente e tre dipendenti che i rapinatori sequestrarono dentro un bagno.
Il secondo colpo risale invece al 13 febbraio 2020. Simile il modo di agire. Tre uomini entrarono all’interno della filiale di Banca Carige a Savona, indossando maschere in lattice per poi prendere in ostaggio quattro dipendenti e due clienti per quasi un'ora e aprire più volte la cassa automatizzata (bottino di quasi 40 mila euro). I rapinatori chiusero in ostaggio dipendenti e clienti per poi fuggire.
L’indagine da parte dei poliziotti della Squadra mobile di Savona per individuare i responsabili dei due colpi è stata assai complessa ma alla fine gli investigatori sono riusciti comunque ad arrestare uno degli autori materiali delle rapine: si tratta di un palermitano di 49 anni, disposto ad attraversare l’intero Paese per effettuare i colpi. Altre tre persone - che avrebbero partecipato agli assalti col palermitano - sono indagate in stato di libertà.