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Cronaca Resuttana-San Lorenzo / Viale Croce Rossa

Si fermano per un caffè dopo una violenta rapina: due arrestati

Il colpo risale allo scorso 22 novembre, quando i malviventi aggredirono un automobilista in via Croce Rossa. Nella colluttazione un rapinatore restò ferito, ma nonostante ciò i due decisero di fermarsi al bar

Prima aggrediscono e rapinano un automobilista, poi entrano al bar per un caffè. Come se nulla fosse. La polizia ha arrestato due palermitani, G.D.M. (41 anni) e G.L. (33) residente a Limbiate (Milano) in quanto ritenuti responsabili del reato di rapina aggravata in concorso, lesioni personali dolose aggravate, detenzione e porto di oggetto atto ad offendere e violenza privata. Il colpo risale allo scorso 22 novembre, quando i due presero di mira un impiegato in via Croce Rossa per racimolare rapidamente del contante. Nella colluttazione uno dei malviventi è rimasto ferito, ma nonostante la mano sanguinante ha trovato le forze per sorseggiare un caffè, tamponando il taglio con un fazzolletto.

TUTTO PER UN PORTAFOGLI - Sono le ore 21 quando i due, armati di coltello, individuano una facile vittima per raggranellare del denaro. Dopo avergli bloccato la marcia parcheggiando la propria auto davanti a quella del malcapitato, i due scendono dall'auto e parte l'assalto. I rapinatori feriscono la vittima alla mano e al volto, ma quest'ultimo non si perde di coraggio e riesce a reagire. Il colpo va comunque a segno ed i malviventi scappano con il bottino. Avvisata la polizia sono cominciate le ricerche che hanno subito portato al primo indizio: il portafoglio della vittima abbandonato vicino ad un bar e tabacchi. Nonostante uno dei rapinatore fosse ferito, i due avevano deciso entrare di prendere un caffè, noncuranti del fatto che una mano insanguinata e tamponata con un fazzoletto potesse destare più di qualche attenzione.

Alle inevitabili domande dei presenti, i due raccontarono di essere stati protagonisti di una rapina. Ovviamente invertendo i ruoli e raccontando di essere stati aggrediti. Partendo dal portafoglio abbandonato i poliziotti decisero di ispezionare le registrazioni della videocamera di sicurezza dell'esercizio commerciale in questione. Tutto potevano pensare fuorché di vedere i loro volti in quelle immagini. Non trovandoli nei rispettivi domicili, le indagini sono proseguite con appostamenti e pedinamenti nei luoghi di principale frequentazione. A quel punto le manette sono state inevitabili. "Non è da escludere - spiega la polizia - che i due si stessero preparando per abbandonare il capoluogo per sottrarsi alla temuta cattura".

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