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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Tribunali-Castellammare / Via Abramo Lincoln

Ottiene i domiciliari ma torna in carcere perché a casa non lo vogliono

E' l'incredibile vicenda che ha visto come protagonista un rapinatore palermitano di 36 anni che aveva aggredito un automobilista in via Lincoln tentando di portargli via la macchina. Decisivo il rifiuto del fratello

Il Tribunale lo condanna agli arresti domiciliari. Ma a casa non lo vuole nessuno e così è costretto a restare in carcere. E' l'incredibile vicenda che ha visto come protagonista un rapinatore di 36 anni. S.F., queste le sue iniziali, era stato arrestato dai carabinieri di via Lincoln dove due settimane fa aveva aggredito un automobilista che aveva posteggiato in una zona frequentata dalle prostitute, tentando di portargli via la macchina. Inutili le minacce con un piede di porco, perché la vittima era riuscita a mettere in moto l'auto e fuggire. Poi l'arrivo dei carabinieri e le manette.

A raccontare la storia è stato il Giornale di Sicilia. L'uomo, portato in cella e giudicato in due udienze, aveva subito ottenuto gli arresti domiciliari dal collegio della prima sezione del tribunale, anche perché ancora incensurato. Ma l'abitazione nella quale aveva chiesto di scontare gli arresti era però quella del fratello che non lo ha voluto. Così S.F. è stato costretto a tornare in carcere: ha dovuto aspettare la sentenza dalla sua cella. Alla fine il rifiuto del fratello gli è costato sette giorni di carcere in più.

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