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Cronaca Carini / Strada Statale 113

Irrompono in sette con le spranghe Notte da incubo per madre e figlio

E' accaduto in una villetta di Villagrazia di Carini che si trova sulla strada statale 113. I malviventi, forse palermitani, sono entrati per portare via contanti e oggetti di valore. A raccontarci la vicenda una familiare: "Sono ancora sotto shock"

Rapina con aggressione nella notte in un residence a Villagrazia di Carini. Sette uomini sono entrati intorno all'una e mezza, incappucciati ed armati di spranghe, per fare razzia in una villetta che si trova sulla strada statale 113, a poche centinaia di metri dal centro commerciale Ferdico. Lì dormivano sonni tranquilli, almeno sino a quel momento, una donna di 67 anni ed il figlio di 45 picchiati per pochi spiccioli.

Dalle prime informazioni i rapinatori sarebbero entrati scavalcando il cancellato basso all'esterno della villetta, "che spesso resta aperto proprio perché ritenuto un posto tranquillo". A raccontarci i dettagli è una loro familiare: "Sono ancora sotto shock per quello che è successo. Hanno percepito chiaramente che fossero palermitani, quantomeno perché parlavano con un marcato accento palermitano". Dopo aver immobilizzato le due vittime, i malviventi hanno picchiato l'uomo affinché gli dicesse dove trovare contanti e oggetti di valore.

Il tutto è avvenuto sotto la minaccia di utilizzare anche una pistola che, però, gli stessi sfortunati protagonisti non avrebbero mai visto. Dopo qualche schiaffo e qualche strattone, anche l'anziana donna è stata aggredita. "Ad avere la peggio è stato mio cugino - aggiunge la ragazza - che una volta arrivato a Villa Sofia è stato sottoposto a tac e radiografie. La cosa strana è che sembrava fosse un piano studiato a tavolino, dato che i rapinatori hanno chiesto dove fosse mio zio (il marito dell'anziana, ndr), che al momento è ricoverato in ospedale perché affetto dalla sindrome di Alzheimer".

Per incutere maggior timore alla donna, i rapinatori la tenevano immobilizzata su una sedia spingendola e tirandola per i capelli. Dopo le prime fasi concitate, gli aggressori si sono concentrati sul bottino: hanno portato via i contanti trovati nei portafogli, circa 100 euro, alcuni oggetti di valore e le fedi nuziali dei due, "nonostante mio cugino li avesse pregati sino all'ultimo affinché gli lasciassero almeno quelle". Sui fatti indagano i carabinieri.

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