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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Tribunali-Castellammare / Via Roma

Con una pistola assaltano Terranova in via Roma: arrestati i "fratellini rapinatori"

In manette un 14 e un 18enne della Zisa: sono stati bloccati dalla polizia pochi minuti dopo nei pressi di via Kalsa. Decisive le descrizioni fornite dai testimoni. Addosso avevano i soldi appena rubati

Sono considerati gli autori di una rapina da Terranova, negozio di abbigliamento in via Roma. Con questa accusa sono stati arrestati due fratelli di 14 e 18 anni della Zisa. In azione gli agenti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, che allertati dalla centrale operativa, dove era giunta una segnalazione di rapina, si sono recati nel negozio. "I poliziotti - spiegano dalla questura - hanno appreso dagli impiegati che, poco prima, due giovani avevano fatto irruzione armati di pistola e con i volti coperti e dopo le minacce si erano fatti consegnare l’incasso".

Gli agenti hanno subito raccolto le testimonianze dei presenti, la descrizione dettagliata dei due malviventi e hanno visionato le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza per ricostruire la dinamica del colpo. Successivamente si sono diretti nei pressi di via Principe di Belmonte, direzione piazza Ignazio Florio e verso la Cala, le presumibili vie di fuga dei due fratelli, perlustrando attentamente tutta la zona. Nei pressi di via Kalsa, in direzione piazza Marina, si sono imbattuti in due giovani corrispondenti, per fattezze fisiche e per alcuni particolari del loro abbigliamento, a quelli descritti dai testimoni della rapina ed immortalati dalle telecamere di sorveglianza del negozio colpito. 

I poliziotti hanno quindi deciso di fermare i due ragazzi per sottoporli ad un controllo. "Sin dalle prime battute - dicono dalla questura - i due hanno confermato i sospetti degli agenti: hanno tentato maldestramente di fornire spiegazioni poco credibili e contraddittorie sul perché si trovassero in quella zona, peraltro lontana dal loro quartiere di residenza, la Zisa. Le loro poco plausibili giustificazioni e i concreti indizi emersi a loro carico hanno indotto gli agenti a sottoporli ad un perquisizione personale: addosso avevano una consistente somma di denaro, corrispondente a quella rubata da Terranova, equamente divisa, in parti uguali, nelle loro tasche".

Messi alle strette dagli agenti, a quel punto i due giovani hanno confessato il colpo, ammettendo di essersi tolti i vestiti utilizzati per coprirsi durante la rapina e soprattutto della pistola, poi risultata un modello giocattolo a piombini priva di tappo rosso. Il tutto era stato gettato in un cestino dei rifiuti nei pressi di piazza Ignazio Florio. Per i fratelli è quindi scattato l'arresto per il reato di rapina aggravata in concorso.

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