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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Rapina al titolare del Bar Costa, arrestato uno dei presunti aggressori

In manette uno dei componenti della banda che lo scorso 11 marzo ha pestato e depredato l'imprenditore sotto la sua abitazione. Gli agenti della Mobile hanno localizzato l'iPad rubato in una casa in via Castellana. La vittima ha riconosciuto l'aggressore

Arrestato uno dei presunti autori del pestaggio a scopo di rapina nei confronti di Riccardo Costa (nella foto a destra), titolare dell’omonimo bar in via D’Annunzio. Lo scorso 11 marzo in tre hanno seguito l’imprenditore dopo la chiusura del locale fin sotto casa, qui – fingendo per un momento di essere finanzieri – lo hanno rapinato dopo averlo pestato. Ieri gli agenti di polizia della Squadra Mobile “contrasto al crimine diffuso” hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di C.F. (la polizia ha fornito solo le iniziali), palermitano di 36 anni.

Una serata da incubo per il noto pasticciere. I malviventi infatti lo hanno bloccato mentre stava per aprire il cancello di casa e, per evitare fughe o violente reazioni, hanno finto per pochi secondi di essere finanzieri. Poi hanno dato sfogo ad una sfrenata violenza, minacciando di sparare con una pistola (ma non è accertato se l’avessero realmente) e iniziando a prendere a calci e pugni l’uomo. Quindi hanno iniziato a colpirlo alla testa con un oggetto contundente.

Riccardo Costa-2I rapinatori sono riusciti a portare via un orologio Rolex, una penna Montblanc, un cellulare, un portafogli con dentro mille euro, documenti vari ed un iPad. Poi si sono dati alla fuga. Ma nel corso del pestaggio la sciarpa usata per coprire il volto di uno dei malviventi è scivolata via. Un dettaglio non da poco.

Gli agenti infatti hanno iniziato subito a scandagliare gli ambienti della criminalità cittadina, facendo uno screening dei pregiudicati del “settore”. In aiuto delle intuizioni investigative sono giunte le potenzialità tecnologiche. Entrambe queste risorse hanno fatto convergere gli agenti in un appartamento di via Castellana, all’interno del quale è stato rintracciato l’iPad rubato al pasticcere. La casa è risultata essere il domicilio proprio di C.F., che è stato riconosciuto dalla vittima quale suo aggressore. Adesso indagini sono in corso per risalire ai complici.

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